Mondo

Bolivia: è passato il referendum sul gas naturale

La questione spinosa del gas naturale aveva causato, lo scorso anno, la caduta del presidente Gonzalo Sanchez de Losada

di Paolo Manzo

I boliviani hanno approvato a larga maggioranza i cinque quesiti del referendum sullo sfruttamento del gas naturale, secondo i primi dati diffusi dall commissione elettorale. Gli elettori hanno dato via libera alle esportazioni, ma hanno anche approvato la rinegoziazione dei contratti di sfruttamento dei giacimenti stipulati con le grandi multinazionali e si sono detti d’accordo a negoziare con il Cile uno scambio fra gas e la concessione di uno sbocco sul mare. I boliviani hanno infine abolito la legge sugli idrocarburi del 1997, che concedeva tutti i diritti di sfruttamento alle multinazionali e che aveva provocato la caduta del presidente Gonzalo Sanchez de Losada. I quesiti del referendum, voluto dall’attuale capo di Stato Carlos Mesa, sono stati approvati con percentuali comprese fra il 78 e il 92% per cento a seconda delle domande, in base ai primi dati. Il voto si e’ svolto senza incidenti, malgrado l’appello al boicottaggio da parte di alcuni gruppi estremisti. La Bolivia dispone della seconda riserva di gas naturale del continente americano dopo il Venezuela, ma e’ priva di porti da quanto perse 125 anni fa il proprio sbocco sul Pacifico in una guerra con il Cile. I boliviani sperano ora di riguadagnare uno sbocco sull’Oceano, sfruttando la crisi energetica di cui soffre lo storico nemico.


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