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Bogi Beccaria, alla partenza di “Pronti alla Vira”

Ha preso il via il progetto di avviamento alla vela per 32 ragazzi dei 3 Punti Luce romani. La cerimonia di inaugurazione a Ostia con un padrino d’eccezione, il velista dell’anno Ambrogio Beccaria, vincitore della MiniTransat 2019. L'iniziativa si inserisce tra quelle di contrasto della povertà educativa

di Redazione

Ha preso il via “Pronti alla Vira”, il progetto di avviamento alla vela di Save the Children che per un anno coinvolgerà 32 ragazzi tra i 12 e i 16 anni che frequentano i tre Punti Luce romani di Ponte di Nona, Torre Maura e delle Arti di Ostia. L’iniziativa, di contrasto alla povertà educativa, partendo da una serie di uscite in barca per imparare la pratica e la teoria, intende sensibilizzare anche al rispetto dell’ambiente e del mare. “Pronti alla Vira” è sostenuto dalla Fondazione Toffee for Charity Onlus, che negli scorsi anni ha già ha già supportato Save the Children in progetti volti al contrasto della povertà educativa attraverso lo sport, come ad esempio il rugby.

Il progetto è stato sposato da un padrino di eccezione, che sabato 25 gennaio all’inaugurazione, svoltasi al Punto Luce delle Arti di Save the Children e Bvlgari a Ostia, ha augurato “buon vento” ai ragazzi. Si tratta del grande navigatore solitario Ambrogio “Bogi” Beccaria, una delle più grandi promesse della vela internazionale, eletto velista dell’anno 2019 e primo italiano in 42 anni a vincere la mitica transatlantica francese MiniTransat, storica regata in solitario su imbarcazioni di 6 metri e 50.
“Pronti alla Vira” è in continuità con quanto realizzato negli ultimi anni in alcuni Punti Luce di Roma e di Palermo, che utilizzano lo sport della vela in chiave educativa per contrastare la povertà di strumenti che mette a rischio il futuro di tanti bambini e adolescenti. In Italia, oltre 1 milione di minori vive in condizioni di povertà assoluta, non avendo accesso allo stretto necessario per vivere né tantomeno ad adeguate opportunità di crescita e di sviluppo. La povertà materiale alimenta quindi la povertà educativa come in un circolo vizioso, riducendo le capacità di ciascun ragazzo di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni. Circolo vizioso che può essere però spezzato. In Italia meno di un minore su 5 tra i 6 e i 17 anni non fa sport, che diventano più di 4 bambini e ragazzi su 10 in Sicilia e in Campania, il 15% svolge solo qualche attività fisica e il 66,6% pratica sport in maniera continuativa.

«Andare a vela è un modo per scoprire valori importanti e fondamentali: collaborazione, solidarietà, fiducia in se stessi e negli altri, senso del limite e delle regole, amore e rispetto per la natura. Per raggiungere un obiettivo comune occorre scegliere una “rotta”, dunque, è necessario diventare equipaggio, valorizzando il ruolo che ognuno svolge rispetto al resto del gruppo. Il mare, la barca, la vita a bordo, costituiscono validissime occasioni educative verso una maggiore consapevolezza delle proprie risorse, per affrontare e vincere nuove sfide. Per questo Save the Children da anni promuove corsi di vela per i minori che vivono condizioni di deprivazione in Italia. E per questo oggi siamo stati molto felici di inaugurare questo nuova iniziativa con un campione come Ambrogio Beccaria, che ha fatto sognare i ragazzi con il racconto delle sue imprese e con la dimostrazione che non esistono traguardi irrealizzabili per chi si impegna con passione, determinazione e coraggio» ha dichiarato Elio Lo Cascio, responsabile Programmi Povertà Roma di Save the Children e ideatore del progetto.

«Per me è una grandissima opportunità essere oggi qui con Save The Children a Ostia. Trovo che sia fondamentale lottare contro l’impoverimento culturale dei minori e sono convinto che grazie a certi strumenti si possa uscire davvero da alcune situazioni complicate. La vela è un’ottima esperienza perché ti obbliga a fare squadra: è normale sentirsi a disagio su una barca a vela perché il mare è un ambiente ostile, ma proprio per questo i ragazzi saranno obbligati ad allearsi tra loro», ha detto Ambrogio Beccaria (nella foto) . «Inoltre, mi piace l’idea di poter raccontare la mia esperienza della Mini Transat e in generale del mio progetto sportivo, inclusi i sacrifici, lo studio e l’impegno che sono stati necessari per arrivare a dei risultati. Il mare è una grande scuola, e spero di riuscire a trasmetterlo ai ragazzi dei Punti Luce di Save the Children». Beccaria ha raccontato le sue esperienze di navigatore oceanico nel corso di un incontro al Punto Luce delle Arti di Save the Children e Bvlgari a Ostia.

«Sono davvero felice per la partenza di questo progetto. Fondazione Toffee For Charity, che dal 2017 è al fianco di Save the Children nelle iniziative incentrate sullo sport come strumento per contrastare la povertà educativa e favorire l'inclusione sociale, crede molto in quest’iniziativa per i tanti messaggi educativi che riuscirà a trasmettere ai ragazzi che parteciperanno ai corsi di vela. I giovani sono la linfa vitale della società di domani e prendersi cura di loro, in particolare di quelli che vivono in contesti svantaggiati, offrendo nuove opportunità educative attraverso lo sport, sono convinto contribuirà a migliorare il nostro Paese», ha dichiarato Pasquale Iovine, presidente di Fondazione Toffee for Charity Onlus.

Il progetto, realizzato in collaborazione con la Cooperativa Alicenova, con la quale sono state portate avanti altre iniziative di vela solidale, si articolerà in 6 corsi nell’arco di un anno rivolti a gruppi di 5/6 ragazzi e ragazze con 8 uscite nei fine settimana. All’interno del progetto sono previsti alcuni incontri con aziende del comparto nautico (velerie, cantieri, società di charter) per dare l’idea ai giovani partecipanti che una passione può trasformarsi anche in un’opportunità lavorativa.


Tutte le immagini sono di ©Francesco Alesi per Save the Children

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