Economia
Boero: le multiutility hanno il dovere morale di costruire una società migliore
«Con la pandemia il mondo della scuola è stato pesantemente colpito. Noi ci siamo sentiti chiamati in causa non fermandoci alle modalità tradizionali, ma sperimentando soluzioni innovative e confrontandoci direttamente con chi ogni giorno si occupa di formare studenti e cittadini sui temi della sostenibilità». L'intervento del presidente di Iren
di Renato Boero
L’attenzione per il territorio e l’impegno responsabile verso i cittadini che lo abitano costituiscono da sempre un valore fondante per Iren, il punto di riferimento di ogni attività che quotidianamente svolgono gli oltre 8mila dipendenti del Gruppo operativi sul territorio nazionale.
Iren è oggi una delle più importanti multiutility del panorama italiano attiva nei settori dell’energia elettrica, del gas, dell'energia termica per teleriscaldamento, della gestione dei servizi idrici integrati, dei servizi ambientali e dei servizi tecnologici. La storia della nostra azienda è una storia fatta di costante rapporto con i territori in cui operiamo, di vicinanza ai cittadini e alle loro esigenze. Ne consegue che il mondo della scuola, inteso nella sua accezione più ampia, sia da sempre un nostro interlocutore privilegiato.
Le aziende come Iren che erogano servizi indispensabili per la vita dei cittadini e che operano a stretto contatto con ambiente e città in cui essi vivono, hanno il dovere morale di contribuire, per quanto nelle loro possibilità, a costruire una società migliore. Una società in cui la qualità della vita di ogni cittadino possa sempre migliorare, nel rispetto dell’ambiente che lo circonda e nei limiti di diritti e libertà di ognuno.
Proprio per questo l’attenzione verso la formazione e la cultura è da sempre una delle caratteristiche peculiari di Iren, una parte integrante di una mission aziendale costruita non solo su numeri e dati, ma soprattutto su coinvolgimento e interazione attiva con il territorio e con quel settore, la scuola, che contribuisce a formare i cittadini di oggi e di domani.
Questo è testimoniato dalle risorse investite, i 90.000 contatti avuti attraverso Eduiren, il settore specifico del Gruppo, che ha l’obiettivo di declinare la sostenibilità a 360° da 0 a 99 anni, la progettazione del Comitati Territoriali, i percorsi specifici attivati con scuole ed università dalla Direzione HR, il supporto dato alle migliori startup del nostro Paese. I nostri impianti presenti sul territorio nazionale (siti di trattamento rifiuti, centrali idroelettriche o depuratori d’acqua) sono sempre stati aperti alle visite del pubblico e degli studenti, nella logica che l’esperienza diretta sia la migliore forma di insegnamento e sensibilizzazione.
L’emergenza sanitaria che ormai interessa l’Italia dallo scorso mese di febbraio ha messo a dura prova l’intera società, sia da un punto di vista economico che culturale, relazionale, affettivo. Il mondo della scuola è stato pesantemente colpito, in alcuni casi palesando lacune strutturali che hanno messo in discussione il metodo tradizionale di insegnamento.
La nostra azienda ha sentito il dovere morale di intervenire in questa situazione, non fermandosi alle modalità tradizionali, ma sperimentando soluzioni innovative e confrontandosi direttamente con chi ogni giorno si occupa di formare studenti e cittadini sui temi della sostenibilità. È una attitudine che abbiamo declinato anche in azioni pratiche come un primo lotto di 200 computer, dismessi dall’azienda ma perfettamente funzionanti, che abbiamo reso disponibile ad una rete di associazioni che si adopereranno per la distribuzione a scuole o a quegli studenti che necessitano di un urgente supporto per dare continuità all’attività didattica.
Abbiamo poi trasformato tutte le nostre offerte formative tradizionali in presenza, proponendole con la modalità della didattica a distanza e abbiamo mutato il sito di Eduiren in un luogo dove è possibile trovare materiali, linkoteche, supporti utili per integrare l’impegno di insegnanti e studenti, ma anche per crearsi un proprio percorso personale di approfondimento sui temi della sostenibilità e della economia multicircolare.
Non ci vogliamo sostituire al lavoro dei docenti, né crediamo che basti un singolo momento, anche bellissimo, per fare crescere quella cultura ambientale di cui il nostro Paese ha tanto bisogno.
Il lavoro deve essere continuo, perché i valori della sostenibilità e gli obiettivi dell’Agenda 2030 devono permeare sempre più la vita di tutti. È giusto pretenderlo dalle Aziende: noi di Iren ci siamo e accettiamo volentieri le sollecitazioni urgenti arrivate in questo difficile tempo che stiamo vivendo .
L’impegno sarà quello di continuare a progettare percorsi specifici, a misura di studente, di scuola e territorio con il desiderio che la “didattica a distanza” possa diventare maggiormente sostenibile per tutti, da vedersi come un singolo capitolo di un percorso condiviso, inclusivo, partecipativo e collaborativo.
Con la certezza che presto potremo continuare, anche con altre particolarità, a fare educational. Pensare, ad esempio, l’impresa come un laboratorio vivo e reale di sostenibilità.
Gli impianti possono essere aule, musei, laboratori dove scoprire in diretta, toccandolo con mano, quello che si studia a scuola. Possono essere strumenti per raccontare una storia.
Le imprese devono essere, in fondo, anche biblioteche di conoscenze messe a disposizione del territorio e delle sue agenzie formative. Sarebbe fantastico che l’impegno profuso dalla società civile e dal mondo delle imprese in questo difficile momento storico possa alimentare una maggiore attenzione verso il fondamentale ruolo educativo che realtà come Iren e come tante altre grandi aziende del paese, devono rivestire.
In questo caso potemmo parlare a tutti gli effetti di vera “multicircolarità”. Integrare, valorizzare, crescere insieme sono azioni semplici, ma importanti, per disegnare un futuro migliore. Finalmente libero dalle paure di questi mesi.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.