Formazione

Bocciati e promossi dell’altra Davos

WSF 2007/ Entrano di diritto i Public Eye Awards che hanno visto omaggiate le imprese più disimpegnate in materia ambientale, sociale e fiscale...

di Irene Amodei

Mentre a Nairobi la società civile mondiale si riuniva per «un altro mondo possibile», al World Economic Forum di Davos, circa 80 ong hanno manifestato contro l?evento-simbolo della mondializzazione e delle sue molteplici derive, presentando ai leader politici ed economici del mondo le loro idee per una crescita sostenibile.

Tra le manifestazioni alternative vale la pena segnalare, per intelligenza provocatrice, L?Altra Davos, una contro-conferenza curata da Attac e da una ventina di organizzazioni e sindacati a Zurigo, (e consacrata quest?anno al tema della precarietà) e i simbolici Public Eye Awards dedicati alle aziende che, nel corso dell?anno, si sono distinte per il totale disimpegno in materia ambientale, sociale e fiscale. Le due organizzazioni che nel 2000 hanno ideato il premio – la Dichiarazione di Berna per lo sviluppo sostenibile (www.evb.ch) e ProNatura (www.Pronatura.ch) – hanno raccolto oltre 40 segnalazioni provenienti da ong di tutto il mondo.

Nella lista, resa pubblica nel corso di una conferenza stampa, sono state ?presentate? habituées come Coca-Cola, Sygenta, Monsanto, Nestlè e Shell e nuovi ingressi, come Google, accusato di aver lanciato in Cina una versione censurata del suo motore di ricerca. Le tre finaliste nella categoria «mondo» sono risultate la multinazionale giapponese dei pneumatici Bridgestone/Firestone Corporation (presa di mira dall?International Labour Fund per le condizioni di lavoro «inumane» in vigore nelle sue piantagioni di caucciù in Liberia), il gruppo Ikea (accusato dall?ong olandese Somo di mancanza di trasparenza in materia fiscale) e la società Trafigura Beheer, attiva nel settore dell?energia e dei metalli di base, attualmente sotto processo per aver scaricato illegalmente, nell?agosto 2006, 400 tonnellate di rifiuti tossici in Costa d?Avorio, causando la morte di 10 persone e l?avvelenamento di oltre 100mila.

Se per la categoria «Svizzera» sono cadute nella rete di Public Eye il gigante farmaceutico Novartis (che ha intentato una causa contro il governo indiano per la produzione di generici e non sembra intenzionato a ridurre il prezzo del Glivec, un medicinale utilizzato per la cura dei tumori), la Ruag Holding, alias il più grande fabbricante europeo di munizioni e di bombe a grappolo, e la società mineraria Xstrata, è una novità di questa edizione la selezione di un «premio positivo» (sempre su scala mondiale), conteso per il momento tra la svizzera Coop, l?inglese Marks& Spencer e l?olandese Eosta.

I Public Eye Awards sono stati consegnati il 24 gennaio di fronte al Centro Congressi di Davos da Gerd Leipold, direttore di Greenpeace International e Jörg Sambeth, ex responsabile degli stabilimenti Icmesa a Seveso, in Italia, nel 1976.

Info sul World Economic Forum su: www.weforum.org


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