Volontariato
Bocciata Agenzia disarmo lombarda in commissione
La CdL in Regione boccia la legge di iniziativa popolare sulla riconversione bellica. La votazione è avvenuta nella IV commissione
di Giulio Leben
Non sarà approvata dal consiglio regionale la proposta di legge di iniziativa popolare sulla riconversione dell’industria bellica lombarda promossa da numerose associazioni laiche e cattoliche, come Cgil e Cisl, la Caritas Ambrosiana, le ACLI e Pax Christi, e sottoscritta da oltre 15mila cittadini e cittadine lombarde.
La Casa delle Libertà ha infatti votato ieri pomeriggio in commissione attività produttive della Regione un ordine del giorno che decide il non passaggio alla votazione degli articoli della legge e che si limita a proporre un monitoraggio sull’industria bellica da parte delle Camere di commercio. In pratica si tratta della bocciatura della proposta di sostituire la vecchia legge, di fatto non più finanziata da tempo, con una nuova legge che tenga conto della evoluzione del settore negli ultimi anni. Tutto ciò nonostante una lunga serie di audizioni realizzate dalla stessa commissione, che hanno visto dare il proprio sostegno, tra gli altri, dalla stessa Pastorale del Lavoro della Diocesi di Milano.
“Siamo sconcertati – dichiara Ardemia Oriani, consigliera regionale Ds -. È incomprensibile il motivo e anche il modo, perché la commissione aveva lavorato a lungo e bene. Ora, con questo ordine del giorno, si affossa la nuova legge e allo stesso tempo si ratifica la disapplicazione della legge esistente in un settore industriale economicamente significativo sul quale da tempo si sta ragionando per la riconversione della produzione e per le garanzie occupazionali. Gli esponenti del Centrodestra, anche nella nostra Regione, parlano molto di pace, ma alla prova dei fatti non fanno nulla per favorirla”.
Ora la partita si sposta in Consiglio regionale, dove la CdL dovrà decidere se approvare in via definitiva l’ordine del giorno o accettare la discussione sul progetto di legge di iniziativa popolare.
“Facciamo appello al senso di responsabilità istituzionale che dovrebbe pervadere tutti gli amministratori – conclude Oriani -, soprattutto quando un numero così consistente di cittadini chiede che si facciano leggi su temi molto sentiti. L’ordine del giorno approvato in commissione è uno schiaffo a tutte le persone e le diverse associazioni che tanto impegno hanno profuso in questa iniziativa”.
Informazioni al sito:
www.disarmolombardia.org
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