Formazione
Bobba: per il vertice Fao lasciate parlare le Ong
Per il presidente delle Acli far saltare il vertice "Suonerebbe come campana a morto per tutte quelle associazioni ed Ong che combattono sul campo", le uniche con cui il governo deve rapportarsi
”Non fare il vertice Fao, sarebbe un pessimo segnale per il nostro Paese; certo non e’ la sede che conta ma i risultati. Pero’ cambiare rotta ora significa cedere a chi fa della violenza il suo metodo di lotta. Un cedimento che suonerebbe come campana a morto per tutte quelle associazioni ed Ong che combattono sul campo – in modo pacifico e democratico, e non per questo meno efficace – la fame e la poverta”’. Luigi Bobba,
presidente delle Acli denuncia oggi alle agenzie la ”singolare coincidenza” che si sta manifestando: ”Il governo – afferma – non vuol far svolgere il vertice Fao a Roma per paura che l’appuntamento richiami – come a Genova – una moltitudine di gruppi e movimenti capaci di mettere a ferro e fuoco la capitale; contemporaneamente Veltroni chiede ad Agnoletto e a Casarini una solenne dichiarazione che Roma non sia un’altra Genova”. ”Non si capisce come Agnoletto e Casarini – prosegue Bobba – possano garantire che non succedera’ un altro disastro come a Genova, realizzato principalmente da noti gruppi violenti ed anarchici”. Eppure, conclude il presidente delle Acli, qui ”un interlocutore affidabile ed organizzato c’e’. Sono le 400 Ong che lavorano con piu’ di 200 milioni di contadini per progetti di sviluppo nei Paesi del Sud del mondo”.
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