Welfare

Bobba (Acli): rivedere l’articolo 18? Perché no

«L'importante e' che venga riscritto dentro le nuove condizioni del mercato del lavoro»

di Gabriella Meroni

Disco verde delle Acli alla revisione dell’articolo 18 sullo Statuto dei Lavoratori”. Luigi Bobba, presidente delle Associazioni dei lavoratori cristiani, si e’ espresso in termini favorevoli alla riscrittura dell’articolo sui licenziamenti ai microfoni di Radio Vaticana. ”Vorremmo che si tornasse al tavolo della trattativa senza pregiudiziali. Lo sciopero -ha detto- puo’ essere un modo per far ripartire il dialogo, ma se e’ un modo per andare ad una rottura politica non ci stiamo”. ”L’importante e’ che l’articolo 18 dello Statuto venga riscritto dentro le nuove condizioni del mercato del lavoro, diverse da 30 anni fa, cercando il consenso e costruendo una proposta che tuteli i diritti dei lavoratori”. Bobba ha ricordato come durante la precedente legislatura le parti sociali avessero costruito un testo introducendo procedure di ”conciliazione ed arbitrato” che di fatto ”portava se non ad una riscrittura, ad un cambiamento dell’articolo 18 in termini pratici. Ma salto’ tutto per colpa dei rappresentanti delle imprese da un lato, della Cgil dall’altro”. Sulla proclamazione di uno sciopero articolato, Bobba ha riconosciuto il peso della Cisl nella mediazione, aggiungendo che ”e’ bene che i lavoratori non facciano scioperi politici ma che usino strumenti che siano appropriati alla difesa dei loro diritti. Non spetta ai lavoratori far cadere i governi”. ”Resta pero’ il fatto che tutte le energie rischiano di andare su questioni di bandiera, politiche, con scarsi effetti di incidere sul mercato del lavoro. Da un lato e’ incomprensibile -conclude Bobba- l’atteggiamento del governo di forzare una questione di bandiera sindacale, come rende perplessi la posizione di chi voleva uno sciopero generale piu’ duro, una richiesta che ritengo esagerata”.


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