Non profit

bloccare la malattia: dalle staminali una straordinaria promessa

Alla Don Gnocchi il punto sulle terapie

di Redazione

È inserito nelle celebrazioni per il ventennale dell’Unità operativa Sclerosi multipla dell’Ircss Santa Maria Nascente della Fondazione don Gnocchi il convegno scientifico del 4 aprile Trattamento della sclerosi multipla nel terzo millennio: dalla rigenerazione alla riabilitazione. Un’occasione per passare in rassegna le ultime acquisizioni scientifiche internazionali che ha visto a Milano studiosi e ricercatori provenienti da diversi Paesi. «Si è trattato di un simposio che ha ripercorso le tappe più significative da cui trarre spunti per possibili futuri sviluppo e ricerche», spiega il dottor Marco Rovaris che, con Domenico Caputo, ha curato l’aspetto scientifico dell’incontro.
Quattro gli aspetti approfonditi: conoscenze attuali e trattamento della malattia; monitoraggio dell’efficacia del trattamento; strategie; prevenzione e ricostruzione; cura. Nel trattamento della sclerosi multipla si guarda con speranza alle implicazioni dell’utilizzo della cellule staminali, il cui uso in Italia esclude l’utilizzo delle embrionali. «Le polemiche nascono dalla volontà di tenersi aperte tutte le strade. Tuttavia in Italia si sta mettendo a punto una strategia sperimentale che vede in prima fila le università di Genova e del San Raffaele di Milano con Aism», fa sapere Rovaris, «che ci porterà a proporre, probabilmente nel 2010, una terapia sperimentale che prevede l’utilizzo di cellule staminali autologhe. Non mancano poi studi che prevedono l’uso delle staminali fetali». Il dottor Rovaris ricorda anche che c’è un aspetto spesso sottaciuto: «Negli ultimi anni nel campo della cura della Sclerosi multipla si è assistito a un moltiplicarsi di terapie, sette/otto strategie alternative che vent’anni fa, quando è stata aperta l’unità operativa, non esistevano. In questo campo l’Italia è molto attiva, più di altri Paesi».
Quanto a rigenerazione e riabilitazione, temi del convegno, la prima è «l’ultima frontiera, che prevede appunto la terapia con le staminali, e che ha come obiettivo quello di cancellare la malattia. La medicina rigenerativa è quella del futuro», continua Rovaris, che ricorda come il centro della don Gnocchi ancora oggi tenga il passo con le più importanti sperimentazioni. «La terapia medica ha saputo produrre dati di ricerca come la Neuroimaging markers, speciali indicatori che si occupano appunto di studiare gli aspetti neurologici», aggiunge.
Ma aspettando il futuro, la cura oggi è a metà strada tra la semplice riabilitazione e la rigenerazione. «Le terapie attuali puntano a bloccare o almeno controllare la progessione della malattia. Anche perché si sta ancora cercando di scoprire quali ne siano le cause. È un dato acquisito il fatto che non esista una sola causa scatenante», conclude Marco Rovaris. «La sclerosi multipla, purtroppo, è una malattia complessa».

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.