Famiglia

Blair: campi per richiedenti asilo fuori dall’Ue

La proposta prevede la creazione di centri di transito per i richiedenti asilo politico fuori dai confini dell'Unione europea

di Emanuela Citterio

Il governo britannico ha proposto la creazione di centri di transito per i richiedenti asilo politico fuori dai confini dell’Unione Europea. Oggi i ministri degli interni e della giustizia dei 15 Paesi Ue, riuniti a Veria in Grecia stanno ascoltando i dettagli della proposta di Tony Blair: trasferire i richiedenti asilo in centri di transito (transit processing center) in cui sarà valutata la loro domanda. I centri, secondo la proposta della Gran Bretagna (il Paese europeo che riceve più domande di asilo), dovrebbero essere gestiti dall’Organizzazione mondiale delle migrazioni con la supervisione dell’Alto commissariato dell’Onu. Balcani, Russia e Ucraina sono i luoghi extra-Ue in cui potrebbero essere installati i campi. Ieri diverse organizzazioni, fra cui Amnesty International, hanno criticato duramente la proposta.

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