Cultura

Black-out: Wwf, puntare su piccole centrali

Da tempo il WWF sostiene che bisogna puntare su un sistema di piccole centrali ad elevata efficienza in grado di fornire energia al proprio territorio

di Redazione

Per non correre il rischio di rimanere ancora al buio l’Italia deve seguire la via delle piccole centrali elettriche distribuite sul territorio. Lo sostiene in un comunicato il Wwf ,secondo il quale ”la cosa piu’ evidente emersa dal black out di ieri e’ il fatto che il sistema energetico nazionale, fondato su grandi impianti concentrati in pochi poli, si e’ comportato come un ‘gigante dai piedi di argilla’, poiche’ estremamente rigido e vulnerabile, non in grado di fronteggiare eventi improvvisi: basta infatti un guasto o un errore in un nodo importante (ieri e’ accaduto in Svizzera, domani potrebbe accadere a Civitavecchia) per mettere in ginocchio l’intero paese”. Da tempo il WWF sostiene che bisogna puntare su un sistema di piccole centrali ad elevata efficienza in grado di fornire energia al proprio territorio, ”cio’ garantirebbe maggiore elasticita’ di fronte ad eventi imprevisti, migliore qualita’ ambientale, maggiore efficienza energetica e quindi piu’ sicurezza e continuita’ delle forniture”. In tal modo, guasti come quelli di ieri sarebbero senza conseguenze. Il Wwf fa l’esempio della Sardegna che ieri ”per un occasionale scollegamento dalla rete nazionale per motivi di manutenzione, era alimentata dai propri impianti al momento del black out senza pertanto subirne alcuna ripercussione”. Per l’associazione ambientalista ”il fatto che il black out sia avvenuto in un momento in cui il fabbisogno era di circa 22.000 megawatt, a fronte di una potenza netta installata di oltre 75.000 megawatt, dimostra con tutta evidenza, che il problema non e’ da attribuirsi ad una mancanza di energia ma ad una mancanza di corrette politiche di gestione della potenza disponibile e di gestione tecnica della rete. I 22.000 megawatt ‘scomparsi’ corrispondono a poco piu’ della potenza netta dei soli impianti idroelettrici nazionali: al blackout si poteva, paradossalmente, supplire con le sole fonti rinnovabili gia’ esistenti sul nostro territorio”. Il Wwf conclude affermando che ”sorprende che di fronte all’evidenza di questi dati la polemica politica si sia accesa sulla realizzazione di nuove centrali che riguarda una questione strategica non pertinente con quanto e’ accaduto.


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