Non profit
Black out, WWF: “Ci vuole un serio programma di risparmio energetico”
L'unica risposta coerente al problema del massiccio utilizzo di energia elettrica è impostare una seria campagna di risparmio energetico. WWF e Cittadinanzattiva stanno per lanciare "Banca del clima
di WWF
Il dibattito sul fabbisogno energetico che si sta conducendo in questi giorni ha un vizio di sostanza: è strumentale, non si vuole davvero risolvere il problema ma solo usarlo per costruire nuove centrali che, usando combustibili fossili, non faranno altro che peggiorare l’inquinamento e quindi aumentare l’effetto serra e le ondate di caldo.
L’Italia deve invece avviare un esteso e massiccio programma di risparmio energetico, che coinvolga aziende e cittadini. Questa è l’unica risposta seria e non strumentale alle minacce ripetute di blackout dovute all’incremento dei consumi, specie per l’uso dei condizionatori. Il programma di risparmio energetico deve coinvolgere incentivi alla ristrutturazione delle case esistenti e l’obbligo di uniformarsi a criteri di salvaguardia energetica e bioedilizia per le nuove costruzioni, nonché un’estesa campagna di informazione dei cittadini sui modi per risparmiare energia (e denaro).
Gia’ nel 1999 la nostra Agenzia nazionale per la protezione dell’ambiente, che e’ organismo tecnico del ministero dell’Ambiente, ha pubblicato il rapporto “La risorsa efficienza” curato da uno dei piu’ noti esperti internazionali di efficienza energetica, Florentin Krause, direttore dell’International Project for Sustainable Energy Paths (IPSEP) in cui si dimostra che l’Italia ha le potenzialita’ per risparmiare addirittura il 46% della domanda di elettricita’ prevista per i prossimi 15-20 anni, con un completo spostamento di tutti gli investimenti per gli usi finali di apparecchiature, stabilimenti ed edifici verso le tecnologie piu’ efficienti attualmente disponibili sul mercato.
Possiamo seguire quanto gia’ fatto dalla California: nel 2001 e nel 2002, il consumo energetico nel mese di Giugno è sceso del 14 e dell’11 per cento, rispettivamente, dal 2000. Il calo di consumi è stato il frutto di azioni volontarie dei cittadini e delle industrie, oltre che dell’erogazione di incentivi virtuosi. Per rispettare poi gli impegni del Protocollo di Kyoto, ribaditi ieri dallo stesso Ministro dell’Ambiente in occasione della conferenza stampa sulla Presidenza italiana della UE, è necessario tagliare dell’1% il consumo di energia in tutti i paesi europei, un obiettivo facilmente raggiungibile con il semplice rispetto delle regole UE già esistenti che, secondo il WWF, si possono mettere in pratica con l’eliminazione, ad esempio, dello stand-by dagli elettrodomestici che causa un aumento familiare di energia di circa il 13% l’anno; da affiancare anche standard di consumo efficienti e obbligatori di tutti gli apparecchi elettrici usati in casa, in ufficio e nei sistemi industriali ed un miglioramento degli schemi efficienza cui possano riferirsi anche le autorità locali.
In tal senso, il WWF, insieme a Cittadinanzattiva, lancerà proprio il 3 luglio una grande iniziativa, la “Banca del Clima”. Un sito internet consentirà ai cittadini di “misurare” il proprio contributo di emissioni e di diventare risparmiatori di energia.
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