Non profit

Bisogna riaprire la Marist School in Pakistan

Fondazione Aiutare i bambini

di Redazione

Un disastro che ha colpito più di 17 milioni di persone, con circa 1.500 morti e 2mila feriti, una tragedia che supera i tristi numeri dello tsunami del 2004: da fine luglio le piogge monsoniche hanno messo il Pakistan in ginocchio, facendo straripare i fiumi e provocando inondazioni che con impeto hanno sommerso interi villaggi.
Colpita dalle alluvioni anche la città di Sargodha dove ha sede la Marist School, una scuola particolare perché accoglie bambini poveri e permette la convivenza tra diversi riti religiosi. La scuola è sostenuta da anni dalla Fondazione Aiutare i bambini, che nel settembre 2007 ha avviato un programma di adozione a distanza rivolto a 61 bambini poverissimi che ricevono un pasto gratuito al termine del doposcuola, libri gratuiti, materiale di consumo, due uniformi e la copertura della retta scolastica. La onlus si è subito messa in contatto con il referente del progetto, Br. Noel Fonseka, per accertarsi della situazione dei bambini in seguito alla tragedia.
La Marist School di Sarghoda è fortunatamente salva, anche se resterà chiusa almeno fino al 9 settembre, come ordinato dal governo a tutte le scuole del Punjab. Aiutare i bambini seguirà con grande attenzione la riapertura e chiede donazioni per intervenire con programmi di aiuto alle famiglie più colpite.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.