Welfare
Birmania, Msf: «Troppo silenzio, c’è ancora bisogno»
A 8 settimane dal passaggio del ciclone Nargis, l’organizzazione umanitaria accusa i media di non parlare più del paese, dove c’è ancora molto da fare
di Redazione
I telegiornali non parlano più della Birmania, ma c’è ancora gente che soffre a causa del ciclone Nargis, che il 2 Maggio ha colpito il paese. A denunciare il colposo silenzio è l’organizzazione umanitaria Medici Senza Frontiere.
MSF ricorda che, dopo otto settimane dalla tragedia, «migliaia di persone che vivono nell’area più colpita dal ciclone, il delta dell’Irrawaddy, continuano a lottare per la sopravvivenza giorno dopo giorno e in molte aree mancano ancora aiuti e assistenza adeguati ai bisogni della popolazione».
«L’invio di aiuti è ancora di vitale importanza» assicurano gli operatori umanitari, «MSF ha ora pieno accesso a tutte le zone e nelle ultime settimane le équipe presenti hanno incrementato le attività di emergenza e la copertura sanitaria per raggiungere i superstiti che non hanno ancora ricevuto il sostegno adeguato».
Sono 460.000 le persone a cui MSF ha già portato il proprio aiuto, distribuendo 939 tonnellate tra farmaci e generi di soccorso e ha effettuato 30.000 visite mediche. Ora sta lavorando per portare altri aiuti ad altre 350.000 persone nell’area più colpita del delta.
Per vedere tutte le attività di MSF in Birmania clicca qui
Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?
Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it