Cultura

Birmania, i monaci: «La Corte dell’Aia giudichi il capo della Giunta»

Appello al Consiglio d'Europa dalla 'All Burma monks Alliance', l'alleanza dei monaci del Myanmar, uno dei motori principali delle proteste anti-regime dello scorso settembre

di Redazione

“Chiediamo alla Ue di portare il capo della giunta militare birmana, Than Shwe, davanti alla Corte penale internazionale affinche’ venga giudicato per i suoi crimini contro l’umanita’, come raccomandato dall’Europarlamento”. E’ l’appello lanciato al Consiglio d’Europa dalla ‘All Burma monks Alliance’, l’alleanza dei monaci del Myanmar, uno dei motori principali delle proteste anti-regime dello scorso settembre, che chiede anche ai Ventisette di “sostenere il movimento per la democrazia guidato da Aung San Suu Kyi”. L’appello arriva alla vigilia della riunione del Consiglio a Bruxelles, in coincidenza con il 63mo compleanno della Premio Nobel per la Pace, costretta dal regime militare a vivere da ciqnue anni in isolamento nella sua casa. Il 27 maggio scorso gli arresti domiciliari per la leader del movimento per la democrazia sono stati confermati per un altro anno. La ‘All Burma monks Alliance’ sottolinea inoltre che la giunta militare del Myanmar “ha usato la devastante situazione dei birmani dopo l’attacco del ciclone Nargis per consolidare la sua morsa di potere e per sfruttare la generosita’ della comunita’ internazionale a suo vantaggio”.

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