Non profit

Birmania: boicottaggio per Triumph, azienda “governativa”

I consumatori possono agire contro le compagnie che sostengono le dittature rifiutandosi di acquistare i prodotti

di Gabriella Meroni

La marca di lingerie Triumph sostiene la giunta militare birmana, uno dei regimi più brutali e corrotti del pianeta. Tra i numerosi crimini di cui la dittatura birmana si può vantare: il rifiuto di cedere il potere al legittimo governo eletto; milioni di donne, uomini e bambini costretti ai lavori forzati; 1.500 prigionieri politici che vengono torturati; il più alto quantitativo di eroina e di oppio prodotti nel mondo; il maggior numero di bambini soldato di ogni altro paese; una popolazione fra le più povere al mondo,e un?allarmante avanzata del virus dell?Aids. La Triumph dispone di uno stabilimento in Birmania che produce vestiario maschile e femminile per l?esportazione. La giunta militare possiede questo stabilimento, costruito nel 1996 utilizzando i lavori forzati. Un documento della Bbc del 1997 conferma l?utilizzazione del lavoro minorile. Il movimento democratico birmano, guidato da Aung san Suu Kyi, ha chiesto alle compagnie internazionali di lasciare la Birmania per non finanziare più la giunta militare. Cosa si può fare: i consumatori possono agire contro le compagnie che sostengono le dittature rifiutandosi di acquistarne i prodotti. Per saperne di più: www.burmacampaign.org.uk/action.html


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