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Biotecnologie: pronto il testo della delega sui brevetti

Le commissioni Attività produttive e Affari sociali della Camera hanno inviato il testo alle altre commissioni competenti. Si tratta della recezione della direttiva europea

di Daniela Romanello

Le invenzioni biotecnologiche si potranno brevettare, ma a patto che osservino determinati principi e criteri. E’ questo, in sostanza, quanto prevede il testo della delega al governo in materia brevettabilita’ delle invenzioni biotecnologiche di cui oggi le commissioni Attivita’ Produttive e Affari Sociali della Camera hanno definito il testo inviandolo poi al parere delle altre commissioni competenti. Si tratta, in pratica, della delega al recepimento della direttiva 98/44/Ce del Parlamento Europeo e del Consiglio, del luglio 1998, in materia appunto di protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche. Alla sua approvazione la direttiva aveva suscitato forti polemiche ed era stata contestata (anche dall’ Italia) in sede di Corte di Giustizia delle Comunita’ Europee. La Corte ne aveva pero’ confermato la legittimita’ nell’ ottobre dello scorso anno e il nostro paese si trova quindi ora a doverla recepire per non incorrere in censure. Lo fara’, stando alla delega definita oggi, con un decreto legislativo del governo che dovra’ rispettare le indicazioni definite nella delega stessa. In sintesi non si potranno brevettare il corpo umano (fin dal concepimento) e la “mera scoperta” di uno dei suoi elementi; una semplice sequenza di Dna o una sequenza parziale di un gene utilizzata per produrre una proteina “salvo che venga fornita l’indicazione e la descrizione di una funzione utile alla valutazione del requisito dell’applicazione industriale e che la funzione corrispondente sia specificamente rivendicata”. Sono escluse dalla brevettabilita’ le razze animali e le varieta’ vegetali anche nel caso in cui una invenzione modifichi geneticamente una varieta’ utilizzando procedimenti di ingegneria genetica. Non si potranno brevettare i metodi per il trattamento chirurgico o terapeutico del corpo umano o animale e nemmeno i metodi di diagnosi. Escluse inoltre saranno anche le invenzioni il cui sfruttamento commerciale “e’ contrario alla dignita’ umana, all’ordine pubblico e al buon costume, alla tutela della salute e della vita delle persone e degli animali, alla preservazione dei vegetali e alla prevenzione di gravi danni ambientali”; si tratta, in particolare, di tutti i procedimenti di clonazione umana, di procedimenti o prodotti applicati alle cellule germinali contenute nelle ghiandole riproduttive, l’utilizzazione di embrioni umani (comprese le linee di cellule staminali embrionali), i procedimenti di modifica dell’identita’ genetica degli animali che possano provocare loro sofferenze inutili. Si potra’ invece chiedere il brevetto di materiale biologico “isolato dal suo ambiente naturale o prodotto tramite un procedimento tecnico, anche se pre-esistente allo stato naturale; si potra’ brevettare anche il processo attraverso il quale viene prodotto, lavorato o impiegato materiale biologico purche’ abbia i requisiti di una invenzione e si dovra’ prevedere che un brevetto possa essere concesso per qualsiasi applicazione nuova di un prodotto gia’ brevettato. La copertura brevettuale potra’ inoltre essere concessa per un’invenzione relativa a un elemento isolato dal corpo umano (o diversamente prodotto) attraverso un procedimento tecnico “a condizione che la sua funzione e applicazione industriale siano concretamente indicate, descritte e specificamente rivendicate”. Si potra’ inoltre consentire la brevettabilita’ di invenzione riguardanti piante o animali se la loro applicazione non e’ limitata all’ ottenimento di una determinata varieta’ vegetale o razza animale e non siano impiegati, per il loro ottenimento, soltanto procedimenti essenzialmente biologici. Sono previsti infine una serie di adempimenti e procedure sia per la presentazione delle domande di brevetto sia per le fasi successive. I tempi per l’approvazione definitiva della delega, comunque, non sembrano brevissimi visto che le commissioni Attivita’ Produttive e Affari Sociali dovranno aspettare i pareri delle altre commissioni per poter licenziare il testo per l’assemblea di Montecitorio che sicuramente affrontera’ l’argomento non prima della sospensione estiva dei lavori parlamentari.

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