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Biotech: ok della Camera a legge brevetti

Protesta Legambiente, plaude Assobiotec

di Paul Ricard

Dopo il via libera della Camera al Disegno di legge sulla protezione giuridica delle invenzioni biotechnologiche, il presidente dell’Associazione Nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie (Assobiotech), Sergio Dompe’ esprime soddisfazione. ”Voglio innanzitutto riconoscere l’enorme lavoro svolto dalle Commissioni e dall’Aula della Camera nell’approfondimento dei temi, spesso delicati, del brevetto biotech. Grazie a questo lavoro -afferma Dompe’- si e’ potuto oggi arrivare, come in occasione dell’approvazione della Direttiva Brevetti da parte del Parlamento Europeo nel 1998, ad un testo equilibrato che ha trovato il consenso, molto ampio e condiviso, di diversi gruppi politici”. ”La nuova normativa -sottolinea Dompe’- rappresenta un grande contributo per le piccole e medie imprese italiane e per gli enti pubblici, come le universita’, che in questi anni si sono impegnati nella ricerca biotecnologica”. Adesso, spiega il presidente dell’associazione che fa parte di Federchimica ”l’augurio e’ che ora il Senato, facendo tesoro del lavoro gia’ svolto dalla Camera, possa rapidamente portare a compimento l’iter per la definitiva approvazione della delega”. Cio’ contribuira’ a ricreare ”quel clima non ostile agli investimenti in ricerca che portera’ anche l’Italia ad esprimere le proprie competenze e capacita’ di innovazione che potrebbero renderla protagonista, al pari degli altri Paesi dell’UE, nell’importante sfida per migliorare la salute e la qualita’ della vita di tutti i cittadini” conclude Dompe’. La reazione di Legambiente Un testo che ”spalanca la porta al mercato dei brevetti facili”. Cosi’ Legambiente commenta la legge delega sulle brevettabilita’ delle invenzioni biotecnologiche approvata dall’ aula della Camera. ”Un emendamento – spiega l’ associazione – ha fatto sparire le ‘varieta’ vegetali’ dalla norma che ne escludeva la brevettabilita’ lasciando il divieto in vigore solo per le razze animali, e aprendo, di fatto, la strada alla possibilita’ per le ricche multinazionali di diventare le proprietarie delle sequenze genetiche del patrimonio vegetale”. Ma non basta, prosegue, ”un altro principio ha introdotto la possibilita’ di brevettare elementi naturali, purche’ isolati dal proprio ambiente e finalizzati ad un certo uso”. Si tratta, secondo il presidente di Legambiente, Ermete Realacci, ”di un principio assurdo secondo il quale, surrealmente, nessuno potra’ brevettare, per esempio, l’ acqua, ma qualcuno potra’ brevettare l’ acqua utile per fare il caffe’. Insomma, la Camera ha dato il suo benestare alla caccia alle proprieta’ e alla ‘lottizzazione’ del patrimonio della comunita’. Si prefigura cosi’ – ha concluso Realacci – un futuro inquietante. E’ necessario contrastare il rischio ‘mercato selvaggio’ promuovendo la ricerca pubblica, libera e indipendente”. Assobiotec pluade Nel recepimento della Direttiva Brevetti c’e’ lo strumento per far ripartire la ricerca biotecnologica: Assobiotec accoglie con soddisfazione la notizia dell’approvazione alla Camera del provvedimento che fra l’altro dice no alla brevettabilita’ delle procedure di clonazione umana. ”La nuova normativa rappresenta un grande contributo per le piccole e medie imprese italiane e per gli enti pubblici, come le universita’, che in questi anni si sono impegnati nella ricerca biotecnologica”: ha spiegato Sergio Dompe’ Presidente di Assobiotec, l’Associazione Nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie, che fa parte di Federchimica.


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