Cultura
Biologico: prezzi a prova di euro
Una rilevazione di Aiab, Coldiretti e Legambiente in occasione della Biodomenica (6 ottobre) mostra come i prezzi del bio non abbiano superato l'inflazione
Il biologico? E’ a prova di inflazione. Un carrello della spesa colmo di prodotti naturali costava lo scorso anno 52.25 euro, oggi costa appena 52 eurocent in più (l’1,01% di aumento). Ma se dal totale togliessimo le marmellate, il prodotto che ha subito i rincari più consistenti (+18,5%) ci troveremmo addirittura di fronte a un record: un leggero ribasso del costo delle nostre provviste. Esattamente un anno dopo, infatti, Aiab, Legambiente e Coldiretti sono tornati nei due stessi supermercati dove avevano già fatto acquisti di prodotti biologici; hanno ripreso gli stessi articoli, hanno messo i due scontrini – quello del 2001 e quello del 2002 – uno accanto all’altro e hanno tirato le somme: riso, insalata, uva bianca, olio d’oliva e cioccolato fondente hanno esattamente lo stesso prezzo di un anno fa; pomodori, zucchine e burro hanno subito incrementi impercettibili, tra i 2 e i 4 eurocent; parmigiano, mozzarella e prosciutto sono addirittura più convenienti. Aumenti evidenti solo per le uova (una confezione da 4 passa da 1.42 a 1.49 euro), il filetto (+0.48 euro al chilo) e, come detto, i barattoli di marmellata.
Senza pretendere di far passare questo calcolo come esaustivo della situazione italiana, è sicuramente indicativo di un?impressione generale: i produttori bio sono attualmente i più attenti anche al versante rincari. Eppure, il calcolo, le tre associazioni, l’hanno fatto non tanto per intervenire nella polemica sui prezzi – che registra per i generi alimentari aumenti che vanno dal 2,5% in su nell’era dell’euro – quanto per dimostrare che il biologico – già preferibile per la tutela della salute del consumatore e dell?ambiente, il rispetto dei ritmi naturali della terra e della qualità della vita degli animali d?allevamento e la grande attenzione per le tradizioni eno-gastronomiche locali – garantisce anche una maggiore attenzione al prezzo finale, conseguente alla crescita del settore e alle maggiori economie di scala.
La spesa a prova di inflazione è stata illustrata oggi a Roma, nel corso della conferenza stampa di presentazione della terza Biodomenica. La festa dell?ambiente, della salute, dell?alimentazione e del gusto che, domenica 6 ottobre nelle piazze delle maggiori città italiane, offrirà a migliaia di cittadini degustazioni e informazioni sui prodotti di un?agricoltura che ha scelto di offrire alimenti sani e di qualità, legati al territorio, alle sue tradizioni e alla sua cultura. All?incontro sono intervenuti il Presidente dell?AIAB (Associazione Italiana per l?Agricoltura Biologica), Vincenzo Vizioli, il Presidente della Coldiretti, Paolo Bedoni, il Presidente di Legambiente, Ermete Realacci, il Sindaco di Tavarnelle Val di Pesa, Stefano Fusi, e i testimonials dell?iniziativa: la conduttrice di Geo&Geo, Sveva Sagramola, e lo chef Alfonso Iaccarino.
“Questa edizione della Biodomenica ? ha dichiarato Vincenzo Vizioli, Presidente dell?AIAB (Associazione Italiana per l?Agricoltura Biologica) – ha l?obiettivo di avvicinare i consumatori ai produttori biologici. Si tratta di favorire un rapporto più diretto tra la produzione e il consumo, andando incontro all’esigenza, molto diffusa tra i cittadini, di poter acquistare i prodotti da agricoltura biologica a prezzi equi. Proprio dall’unione tra produttori e consumatori sarà possibile far crescere lo spazio e il peso dell?agricoltura biologica e renderla, quindi, accessibile a tutti. Per questo la sfida che abbiamo intrapreso è anche quella di difendere sia i produttori che i consumatori di prodotti biologici dal rischio OGM. L’attuale politica delle grandi multinazionali sta creando una situazione insostenibile per i produttori che non vogliono coltivare Ogm e per i consumatori che vogliono certezze su ciò che mangiano, e la Biodomenica è l’occasione per ribadire la totale inconciliabilità tra produzioni biologiche e OGM.”
?L?agricoltura italiana è una realtà da primato a livello europeo sul piano qualitativo e del rispetto ambientale ? ha dichiarato il Presidente della Coldiretti Paolo Bedoni. – Un primato che vogliamo far conoscere a tutti i cittadini, portando in piazza i sapori dei prodotti biologici delle nostre campagne, affinché ci accompagnino nella difficile battaglia per realizzare un processo di ammodernamento dell?agricoltura che consenta a noi di produrre e a tutti i cittadini di consumare prodotti sani e di origine garantita in un territorio non a rischio di degrado ambientale. Bisogna recuperare i troppi ritardi nel costruire un rapporto di trasparenza tra produzione e consumo salvaguardando, anche nel biologico, l?identità territoriale degli alimenti con un corretto sistema di etichettatura per evitare che le crescenti importazioni favoriscano la commercializzazione di prodotti che richiamano al biologico senza però presentare le necessarie garanzie?.
?La valorizzazione dell?agricoltura ecosostenibile, pilastro indispensabile rispetto all?obiettivo di un?effettiva sicurezza alimentare ? ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Ermete Realacci – è uno degli elementi-base delle politiche per un ambiente di qualità. La Biodomenica si presenta allora come iniziativa ideale per diffondere la conoscenza di questi prodotti ottimi, capaci di soddisfare la domanda di qualità che viene dai consumatori. Prodotti, che oltre a caratterizzare nel modo migliore la nostra cultura e la biodiversità agroalimentare, valorizzano il territorio e il patrimonio, tipico delle migliaia di piccoli centri abitati che da Nord a Sud, nelle aree montane e in quelle insulari costellano il nostro Paese. Culle di un tradizione straordinaria fatta di prodotti tipici e di qualità, di saperi e sapori, ma anche di beni culturali e ambientali, da tutelare e promuovere come modelli di economia italiana altamente ecocompatibile?.
Info: www.biodomenica.it
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