Cultura

Biologico: intesa tra Arci e Aiab

Cardine dell'accordo è il principio per cui l’agricoltura biologica è esempio di sviluppo per le campagne del nord e del sud del mondo, e un modello di sviluppo sostenibile

di Gabriella Meroni

Arci, la più grande associazione italiana di promozione sociale e Aiab, la principale associazione nazionale per la promozione dell?agricoltura biologica, hanno siglato in questi giorni un protocollo d?intesa che le vedrà impegnate per i prossimi anni nella promozione di attività e iniziative sul mondo del biologico in Italia e in campagne internazionali. L?accordo tra le due associazioni si basa su alcuni principi cardine che indicano l?agricoltura biologica come esempio di sviluppo per le campagne del nord e del sud del mondo, un modello di sviluppo sostenibile che affonda le sue radici nel metodo di produzione biologico, a sua volta basato sui principi di salvaguardia e valorizzazione delle risorse, rispetto dell?ambiente, del benessere animale e della salute di chi consuma; un modello capace di indirizzare in senso ecologico i comportamenti degli operatori e dei cittadini e, in particolare, il loro approccio al metodo di produzione e al consumo. Inoltre l?agricoltura biologica garantisce l?affermazione della sovranità alimentare, restituendo un ruolo decisionale alle comunità locali che individuano in questo metodo il modello agro-ecologico volto a garantire il proprio diritto ad esercitare il controllo sulle proprie risorse, per un’alimentazione sana ed equa per tutti. Le aziende agricole biologiche, dunque, hanno un ruolo sociale e ambientale importantissimo, perché: realizzano prodotti sani e buoni per chi li consuma e per l?ambiente in cui sono prodotti; valorizzano e conservano la biodiversità vegetale ed animale di interesse agricolo, a partire dal mantenimento e utilizzo delle sementi e razze locali, oltre che faunistico e botanico, grazie alle loro infrastrutture ecologiche; valorizzano e promuovono gli aspetti paesaggistici dello spazio rurale italiano; hanno un effetto diretto per la riduzione delle emissioni dei gas di serra, ed aumentano la capacità di assorbimento dei sistemi agrari di CO2; possono essere luogo di produzione di energia da fonti rinnovabili: acqua, vento, sole, gas; promuovono l?agricoltura sociale favorendo l?integrazione nel mondo del lavoro delle categorie svantaggiate; applicano e promuovono relazioni contrattuali nel mondo del lavoro concordate tra le parti sociali e basate sui principi etici e sociali; promuovono i consumi locali e la filiera corta, e non danno luogo a sovrapproduzioni sussidiate che favoriscono il dumping alimentare nei Paesi del Sud del mondo; promuovono un modello di sviluppo equo e sostenibile praticabile in tutto il mondo. ?Le mobilitazioni per il G8 di Genova, il Forum sociale europeo, la campagna per la sovranità alimentare, la questione pace, la riforma della PAC, sono state occasione di confronto tra le nostre associazioni,? commenta Vincenzo Vizioli, presidente dell?Aiab, ?in cui molto spesso c?è stata condivisione di analisi e obbiettivi. L?obiettivo di questo accordo è valorizzare le differenza che ci caratterizzano per diffondere anche in sedi più allargate la cultura del biologico e promuovere campagne che sostengano un modello di sviluppo che contrasti l?attuale modello di globalizzazione ritagliato sul profitto di pochi?. E aggiunge Paolo Beni, presidente dell?Arci, ?in questi anni abbiamo intrapreso un nuovo viaggio: quello del consumo consapevole e dell?economia solidale. Mettiamo a disposizione il nostro patrimonio associativo per sviluppare percorsi innovativi che valorizzino l?agricoltura biologica e che diffondano tra i cittadini i temi del consumo critico. Aiab è un compagno di viaggio insostituibile, e questo accordo rafforza le iniziative comuni già in corso, sviluppando i contatti tra le nostre rispettive reti territoriali?.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA