Cultura

Biologico: Icea raddoppia la certificazione

Accordo con Cisq per dare alle aziende anche Iso 9000 e Vision 2000 oltre al controllo sui prodotti dell'agricoltura naturale

di Giampaolo Cerri

La certificazione biologica insieme a quella di qualità. E’ il senso dell’accordo fra l’ente di controllo Icea con la Csqa. Obiettivo: certificare Iso 9000 e Vision 2000 le aziende biologiche.
Icea – Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale, è l?organismo che ha di recente ereditato il sistema di controllo Aiab (259 ispettori su tutto il territorio nazionale, 13.552 aziende bio controllate per relativi 309mila ettari, pari a un quarto sia dei produttori italiani sia delle superfici coltivate) e che, all?insegna dello sviluppo sostenibile, con i marchi Aiab allarga l?intervento anche a settori come l?edilizia, la forestazione, il turismo, la cosmesi.
«L?accordo in questione ? sottolinea Gaetano Paparella, presidente di Icea ? è il frutto di una filosofia comune, orientata al rispetto degli aspetti etici ed ambientali dei prodotti e dei servizi, in linea con le esigenze di aziende e consumatori. Del resto il nostro lavoro è improntato al concetto di rete: non a caso Icea è formata, oltre che da Aiab, anche da Acu – Associazione consumatori utenti, Demeter per l?agricoltura biodinamica, Anab per l?architettura bioecologica, Banca Etica. E abbiamo stretto accordi anche con F.S.C., l?organizzazione per la forestazione sostenibile».
Csqa, ente di riferimento nel campo della qualità e della certificazione, punta a sviluppare la cultura della qualità in vari settori, dall?agroalimentare al turismo, dal territorio alla formazione.
Oltre a essere accreditato ? come Icea ? dal Sincert (il Sistema nazionale per l’Accertamento degli Organismi di Certificazione), Csqa è federato a Cisq, unico rappresentante italiano in IQ-Net, il più grande network internazionale della certificazione dei sistemi di gestione aziendale per la qualità, l’ambiente e la sicurezza. «L?accordo con Icea – spiega Pietro Bonato, direttore esecutivo Csqa – è nato dalla considerazione che sono molti gli aspetti che ci accomunano: siamo entrambi enti italiani, con l’obiettivo di diffondere la cultura della qualità, e da sempre impegnati nella valorizzazione dei prodotti nazionali e nella difesa del territorio. L’intesa è stata fortemente voluta per riuscire ad offrire alle aziende un ventaglio completo di servizi di certificazione – qualità, ambiente, prodotto volontario, biologico – pur avendo un unico referente»>.
Oggi sono tre i tipi di certificazioni previste: obbligatorie per legge; regolamentate (se ad esempio un?azienda agricola vuole diventare biologica, può rivolgersi a Icea; o a Csqa se punta al riconoscimento di qualità); infine volontaria, in base ad autonomi standard aziendali (come per la rintracciabilità di filiera, o il marchio ?Garanzia Aiab – Ifoam Accredited?). E la nuova intesa ? che tra l?altro dedica ampio spazio alla formazione congiunta degli operatori dei due enti – si estende anche a questo ulteriore passo.
Le aziende agroalimentari interessate alla doppia certificazione Icea-Csqa possono rivolgersi alle sedi regionali di Icea (Icea).

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