Cultura

Biologico: arrivano 50 “ecosentinelle”

Sono quelle ''laureate'' oggi dal ministro Pecoraro Scanio al termine di un corso durato quattro mesi

di Gabriella Meroni

Cinquanta ”ecosentinelle” per vigilare sulla qualita’ dei cibi biologici prodotti in Italia. Sono quelle ”laureate” oggi dal ministro Pecoraro Scanio al termine di un corso durato quattro mesi e articolato in vari moduli, che ha formato funzionari delle varie regioni e province autonome italiane oltre a 4 ufficiali e sottufficiali dell’Arma dei Carabinieri del Comando per la tutela delle norme comunitarie presso il Ministero delle Politiche Agricole. ”Oggi il biologico tira moltissimo – ha detto il ministro Pecoraro Scanio – la richiesta da parte dei consumatori e’ sempre piu’ forte, quindi cresce il rischio che ci sia qualche disonesto pronto ad approfittarne. Questa volta il Governo ha deciso di agire prima che scoppi lo scandalo (contrariamente a quanto di solito si fa in Italia), anche se prima o poi la bomba del biologico falso ce la aspettiamo: e’ nell’italianita’ delle cose”. Attualmente nel nostro Paese ci sono circa un milione di ettari coltivati a biologico. I prodotti e le aziende sono controllati da nove ”Organismi di controllo”, riconosciuti dal Ministero ed e’ proprio qui che andranno a ”ficcare il naso” i 50 nuovi sceriffi, come dire ”i controllori dei controllori”. ”L’Unione Europea ha svoltato verso il biologico – ha detto oggi il ministro – e la posizione della Germania oggi appoggia quella italiana, gia’ da tempo chiarissima in questo senso. E le lobbies che in questi giorni attaccano il biologico non si illudano in questo modo di promuovere i cibi transgenici!”. L’attivita’ di controllo sara’ portata avanti dalle Regioni, ”in stretta collaborazione con il Ministero”, perche’, ha ribadito il ministro, ”dobbiamo lavorare con un denominatore comune: i cittadini utenti”.


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