Sostenibilità

Biodiversità:WWF, progressi solo su aree protette

Il WWF precisa che la Convenzione ha fatto alcuni progressi, ma non per la tutela delle acque interne e degli oceani.

di Carmen Morrone

Le decisioni della Convenzione,per la prima volta dalla sua costituzione a Rio de Janeiro nel 1992,dovrebbero permettere di rallentare l’impoverimento della biodiversita’per via dell’adozione di un programma di lavoro sulle aree protette, di obiettivi precisi e delle loro scadenze. I Paesi stabiliranno obiettivi nazionali e regionali di sviluppo e di realizzazione di varie attivita’, inclusa la creazione di nuovi parchi e reti di aree protette. ”Il programma di lavoro sulle aree protette ha l’obiettivo di stabilire un sistema rappresentativo di aree terrestri tutelate entro il 2010 e di quelle marine entro il 2012. Il documento approvato e’ adeguato per le specie, per i tesori naturali e per le popolazioni”, ha detto Brooks Yaeger, vice presidente del settore Minacce Globali del WWF USA. ”E’ particolarmente significativa la decisione delle Parti di rivolgersi all’Assemblea Generale dell’Onu perche’ agisca urgentemente per proteggere i coralli e le scogliere.” Questo programma di lavoro sulle aree protette riconosce che i Paesi meno sviluppati e quelli con economie in transizione devono rafforzare le loro capacita’ per attuare gli obiettivi e le misure stabiliti. Inoltre, richiama le parti al rispetto dei diritti delle popolazioni indigene e delle comunita’ locali, benche’ questo impegno non sia stato sottolineato in modo tanto forte quanto si aspettavano le popolazioni interessate. Il WWF evidenzia anche che l’attuazione delle buone decisioni prese alla Cop7 dipende dallo stanziamento di fondi adeguati: l’organizzazione ambientalista ritiene che i servizi forniti dalle aree protette debbano essere riconosciuti come tali e finanziati dai Paesi piu’ ricchi.


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