Un arrivo al fotofinish. A soli dieci giorni dalla decima Conferenza delle Parti (Cop10) sulla biodiversità, (Nagoya, Giappone, dal 18 al 29 ottobre), ce l’abbiamo fatta. «Finalmente l’Italia può vantare una Strategia nazionale per la biodiversità e può presentarsi a testa alta a questo appuntamento internazionale», ha detto Stefano Leoni, presidente WWF Italia, «una soddisfazione particolare per il WWF che dall’inizio del 2010, Anno della biodiversità, ha chiesto al governo italiano un impegno concreto a tutela della natura». Il WWF ha anche sottolineato come questo documento fosse atteso dal 1994, anno di recepimento nel nostro Paese della Convenzione internazionale sulla biodiversità.
La strategia dovrebbe rendere più efficace l’azione del ministero dell’Ambiente (nella foto, il ministro Stefania Prestigiacomo), delle Regioni e di tutti i soggetti impegnati nella conservazione della natura.
Per renderla operativa servono però, dicono dal WWF, adeguate risorse finanziarie che lo Stato e le Regioni devono prevedere dai loro prossimi bilanci e nell’ambito della programmazione dei fondi dell’Unione Europea per il 2014 – 2020. Deve inoltre essere consolidata la leale collaborazione tra Stato e Regioni, e la strategia deve coinvolgere in questo percorso anche le aree naturali protette, le associazioni ambientaliste e gli attori economici interessati.
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