Welfare

Bio-naturale: i lavoratori chiedono regole

Se ne parlerà domani, 1 giugno 2004, a Milano alla Cisl di via Tadino n. 23

di Carmen Morrone

Dal 2005 nella Unione Europea ci sarà la libera circolazione degli operatori che operano nel campo bio-naturale. Secondo l?Istat, un italiano su cinque preferisce curarsi attraverso metodi di guarigione naturale e il settore è imponente: muove circa 15 mila miliardi di fatturato annuo, conta 800 scuole, associazioni. I professionisti chiedono il riconoscimento della loro professionalità per dare agli utenti dei punti di riferimento seri attraverso cui orientarsi evitando di cadere in inganni e truffe. In italia la regolamentazione del settore è demandata in parte alle regioni, è del 19 maggio 2004 il provvedimneto della Regione del Piemonte n. 7624 ?Regolamentazione delle discipline bio naturali?. La quale apre uno spiraglio nello scenario contrastato e caotico in cui si trovano ad operare i tecnici delle discipline bio-naturali prevedendo la regolare registrazione degli operatori, a tutela dei cittadini che si vogliono avvalere dei loro servizi, inserendo anche il criterio della formazione permanente oltre naturalmente il riconoscimento dei criteri olistici per la cura e il mantenimento del benessere psico-fisico dell?individuo. Il Sinape-clacs, sindacato di categoria della Cisl con la conferenza di domani intende dare un incentivo alla Regione Lombardia che altrettanto coraggiosamente ha promosso una legge similare, la n.335, ma pur essendo in cantiere da oltre un anno, giace tutt?ora nel cassetto. All’appuntamento del 1 giugno 2004, in via Tadino 23-sala Brodolini,saranno presenti dirigenti nazionali del Sinape-Clacs-Cisl, consiglieri della regione Piemonte e della regionen Lomabardia e rappresntanti delle maggiori scuole del settore.


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