Sostenibilità

Bio e finanza etica vanno a nozze

L’accordo. La catena NaturaSì entra nel capitale di Banca Etica con una quota dello 0,5%

di Redazione

F inanza etica sempre più verde. Anche in casa di Banca Popolare Etica, avamposto italiano del credito e dell?investimento sostenibile. Nel capitale dell?istituto di Padova entra un nuovo socio con una quota dello 0,5%. Si tratta di NaturaSì, il supermercato della natura, specializzato nella distribuzione di prodotti biologici ed ecologici. L?intesa prende spunto da collaborazioni già avviate sul campo. La prossima si terrà sabato 5 aprile in tutta Italia: Coltiviamo una ricchezza diversa, terza edizione di sensibilizzazione alla finanza etica, coinvolgerà i 59 supermercati NaturaSì e i negozi della rete B?io. Oltre a fare la spesa, i consumatori, per tutto l?orario di apertura, potranno consultare materiale informativo sulla finanza etica o chiedere informazioni e consigli ai volontari dei Git – Gruppo di iniziativa territoriale o agli addetti di Banca Popolare Etica che per una giornata saranno a loro completa disposizione in un?area dedicata all?interno del punto vendita.

Nodi centrali di questa rete dedicata al consumo e al risparmio consapevole, estesa a tutto il territorio nazionale, saranno 11 filiali di Banca Popolare Etica (Padova, Milano, Brescia, Roma, Vicenza, Treviso, Firenze, Bologna, Napoli, Torino, Palermo) dovenella settimana fino a sabato 5 aprile, sono offerti ai clienti snack biologici e materiale informativo su NaturaSì, Ecor e i negozi B?io. Una comunione d?intenti che Banca popolare Etica, Ecor e NaturaSì sviluppano ulteriormente grazie ad un accordo che sarà sottoscritto il 2 aprile a Padova.

Un?intesa all?insegna del comune «impegno per uno sviluppo umano e sociale fondato sui valori della solidarietà e della fratellanza nell?ambito economico» che prevede un patto commerciale per l?offerta, da parte di Banca Etica, di servizi finanziari ad hoc calibrati sulle specificità delle due società e dei negozi delle rete Ecor e NaturaSì; progetti culturali comuni come campagne, convegni, strumenti di informazione; e, infine, forme di finanziamento per lo sviluppo sul territorio della pratica dell?agricoltura biologica e della produzione di prodotti e servizi ad elevato contenuto etico e sociale.

«Con questo accordo», afferma Fabio Brescacin, presidente e amministratore delegato di Ecor spa, «vogliamo contribuire a promuovere un modello di sviluppo alternativo, com?è il biologico, attraverso un uso sano e cosciente del denaro». «Da anni guardiamo al mondo del biologico con interesse e sosteniamo i progetti di realtà che promuovono l?agricoltura bio come mezzo per la sostenibilità della produzione di beni di prima necessità», sostiene il presidente di Banca Etica, Fabio Salviato.

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