Famiglia

Bindi: i consultori non siano solo servizi socio-assistenziali

Il ministro ha parlato anche di badanti e famiglie numerose

di Redazione

Rosy Bindi ha annunciato che i consultori familiari “saranno riorganizzati perche’ e’ giusto che tornino ad essere un punto di riferimento per i problemi delle famiglie, non piu’ solo servizi socio sanitari. Centri – ha spiegato il ministro – in cui si possano trovare i supporti necessari a promuovere il benessere e la loro stabilita’ ma anche la presa in carico dei loro momenti di fragilità”.

Nel pacchetto famiglia rientra anche la formazione e riqualificazione degli assistenti familiari. “Le badanti – ha affermato il ministro per la Famiglia – devono rientrare in un servizio pubblico a disposizione di tutti coloro che ne hanno bisogno. Non possono piu’ essere considerate solo un privilegio privato. Trattandosi, nella maggior parte dei casi, di persone provenienti da altri Paesi, abbiamo previsto dei corsi di formazione essenziale, come l’apprendimento della lingua italiana e di elementi di educazione civica, che consentano alle assistenti di svolgere al meglio il proprio lavoro di sostegno alle famiglie nei momenti di difficolta’”.

Sui nuclei familiari numerosi il ministro ha precisato: “Stiamo sperimentando iniziative per abbattere i costi dei servizi come acqua, gas, elettricita’, per le famiglie con quattro o piu’ figli. Queste vanno tutelate con una piu’ equa politica fiscale mediante un patto con gli Enti locali che le agevoli sulle tariffe e sull’Ici. Un problema che abbiamo gia’ iniziato ad affrontare con maggiori assegni familiari. Nella prossima Finanziaria – ha concluso Bindi – chiederemo un ulteriore finanziamento per far si’ che nei prossimi 5 anni il nostro Paese abbia una rete efficiente di strutture a sostegno delle famiglie “.

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