Cultura

Bin Laden incontrò la Cia a luglio e poi?

La cronologia (poco pubblicizzata) che circonda l'11 settembre: se la CIA e il Governo non sono coinvolti negli attacchi alle Twin Towers, cosa stavano facendo? di Michael C. Ruppert

di Redazione

Il 31 ottobre, il quotidiano francese Le Figaro ha lanciato una notizia fulminante. Mentre si trovava in un ospedale a Dubai sottoponendosi ad una cura per un’infezione cronica al rene lo scorso luglio, Osama Bin Laden ha incontrato un importante funzionario della Cia, presumibilmente il capo della stazione. La riunione, tenutasi nella suite privata di Bin Laden, si è svolta all’ospedale americano di Dubai, in un momento in cui Osama era un fuggitivo ricercato per i bombardamenti di due ambasciate statunitensi e per l?attacco quest’anno all?Uss Cole. Bin Laden poteva essere condannato a morte, secondo una pronuncia dell?intelligence del 2000, controfirmata dal presidente Bill Clinton prima di uscire dalla carica a gennaio. Tuttavia il 14 luglio gli è stato permesso lasciare Dubai su un jet privato, e non c?erano i caccia della marina ad aspettarlo per costringerlo all?atterraggio. Nel 1985, Oliver North, l’unico membro degli anni di Reagan-Bush che non sembra avere parte alcuna nella guerra in corso, inviò la marina ed i commandos in cerca dei terroristi sulla nave di crociera Achille Lauro. Nella sua autobiografia del 1991 ?Under Fire? (Sotto il fuoco), mentre descriveva il terrorista Abu Abbas, North ha scritto: ?Io solevo chiedermi: quanti Americani morti ci vorranno prima che facciamo qualcosa?? Uno potrebbe guardare il numero di Americani presumibilmente uccisi da Osama Bin Laden prima dell?11 settembre e porsi la stessa domanda. Le cose peggiorano, peggiorano di molto. Una linea cronologica più completa che elenca gli eventi cruciali prima e dopo gli attacchi suicidi dell?11 settembre, attribuiti a Bin Laden, stabilisce la consapevolezza della Cia e suggerisce energicamente la criminale complicità da parte del governo degli Stati Uniti nell?esecuzione. Inoltre, è chiaro che gli eventi del dopo l?11 settembre si basano su un ordine del giorno che ha poco a che fare con gli attacchi. Uno si chiede com?è possibile che questi eventi siano stati ignorati dai mezzi principali o trattati come avvenimenti isolati. In mancanza di ciò, come hanno potuto le agenzie di notizie specializzate evitare di, almeno, un po? sospettose? Ecco i fatti: 1. 1998 e 2000 – L’ex presidente George H. W. Bush viaggia in Arabia Saudita per proteggere gli interessi del gruppo privato Carlyle Group, l?undicesima più grande azienda nel settore difesa degli Stati Uniti. S?incontra privatamente con la famiglia reale saudita e la famiglia Bin Laden. [Fonte: Wall Street Journal, 27 settembre 2001] 2. Gennaio 2001: Il governo di Bush ordina all?Fbi e alle altre agenzie d?intelligence di ?rinunciare? alle indagini che coinvolgono la famiglia Bin Laden, compresi due dei parenti di Osama Bin Laden (Abdullah ed Omar) che vivevano a Falls Church, VA, proprio ad un passo del quartier generale della Cia. Ciò fa seguito a precedenti ordini (che iniziano dal 1996), frustrando gli sforzi di investigare sulla famiglia Bin Laden. [Fonte: Bbc Newsnight, corrispondente Gregg Palast, 7 Novembre 2001]. 3. 13 febbraio 2001: Il corrispondente sul terrorismo della United Press International, Richard Sale, mentre faceva la cronaca del processo ai seguaci di Bin Laden affiliati ad Al Qaeda, denuncia che la National Security Agency (agenzia di sicurezza nazionale) aveva decifrato le comunicazioni codificate di Bin Laden. Anche se ci dicono che Bin Laden ha cambiato i sistemi in codice a febbraio, questo fa a pugni con la tesi del governo Usa che insiste che gli attacchi sono stati progettati per anni. 4. Maggio 2001: Il ministro degli esteri Colin Powell concede 43 milioni di dollari di sussidi al regime talebano, presumibilmente per aiutare i coltivatori che stanno morendo di fame da quando è stato distrutto il loro raccolto di oppio a gennaio, per ordine dello stesso regime talebano. [Fonte: Los Angeles Times, 22 Maggio 2001]. 5. Maggio, 2001: Il vice ministro Richard Armitage, agente segreto in carriera ed ex marines viaggia in India per un viaggio pubblicizzato, mentre il direttore della Cia George Tenet fa una visita segreta in Pakistan per parlare con il leader pakistano Generale Pervez Musharraf. Armitage ha legami profondi da molto tempo con l?intelligence pakistana ed è stato insignito con la più alta medaglia civile, concessa dal Pakistan. Sarebbe ragionevole presupporre che, mentre Tenet era ad Islamabad, in ciò che è stato descritto come ?una riunione insolitamente lunga?, ha anche incontrato la sua controparte pakistana, il tenente capo Mahmud Ahmad, numero uno dell?Isi, il servizio segreto pakistano. [Fonte: Agenzia stampa indiana Sapra, 22 Maggio 2001] 6. Giugno 2001: L’intelligence tedesca, il Bnd, avverte la Cia e Israele che i terroristi del Medio Oriente ?stanno progettando di dirottare aerei commerciali da usare come armi per attaccare importanti simboli della cultura americana ed israeliana?. [Fonte: Frankfurter Allgemeine Zeitung, 14 settembre 2001] 7. Luglio 2001: Tre funzionari americani: Tom Simmons (ex Ambasciatore degli Stati Uniti a Pakistan), Karl Inderfurth (ex assistente del ministro degli esteri per gli affari dell?Asia del sud) e Lee Coldren (ex esperto di reparto per l?Asia del Sud) incontrano ufficiali dell?intelligence pakistana e russa a Berlino e dicono loro che gli Usa stanno progettando un colpo militare contro L’Afghanistan per ottobre. Un libro francese edito in novembre, ?Bin Laden-la verità proibita? rivela che rappresentanti dei talebani si sono seduti spesso nella sala delle riunioni. Le carte britanniche confermano che l?Isi pakistano ha trasmesso le minacce Usa ai talebani. [fonte: The Guardian, 22 settembre 2001, Bbc, 18 settembre 2001, servizio interpress 2001, 16 novembre 2001]

Traduzione di Lisa Lovagnini

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Articolo originale: Did the CIA Meet with bin Laden and Walk Away?


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