Famiglia

Bimbi, ecco la dieta che vi salva la vita

Bambini obesi, con il colesterolo alle stelle, schiavi di merendine, grassi e zuccheri.Future vittime di diabete, ipertensione e cancro.Lo dicono le ricerche di medici e dietologi.

di Carlotta Jesi

A ltro che una mela al giorno. Per togliersi il medico di torno e prevenire l?insorgere di malattie come i tumori, oggi di frutta dovremmo mangiarne dodici porzioni al giorno. A consigliarlo è il presidente dell?American Health Foundation, Daniel Nixon. Che il 27 gennaio, in video conferenza da New York, ha partecipato al dibattito ?come aiutare i nostri figli a proteggersi dal cancro? organizzato dall?Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. E specificando che: «per esempio, un?arancia vale due porzioni», ha lanciato un forte monito a medici, mamme e aziende alimentari: molti tumori sono causati da ciò che mangiamo sin dalla prima infanzia. A cominciare dal latte artificiale che, sempre più spesso, viene sostituito a quello materno già dopo il secondo mese di vita. «Un errore», spiega Carlo Agostoni, pediatra nutrizionista dell?ospedale San Paolo di Milano, «dovuto all?ansia della mamma». Ossia alla paura che il proprio figlio non cresca abbastanza. Curata, all?inizio, con ?carnine? e omogeneizzati, e poi con spuntini, merende, creme e chi più ha più ne metta. Risultato? Il 20% dei bambini italiani è obeso, e quanto a colesterolo i nostri ragazzi sono secondi solo ai loro coetanei americani figli della Coca Cola e di Mc Donald?s. «Molti bambini hanno il colesterolo più alto dei genitori», racconta Rodolfo Paoletti, direttore della cattedra di farmacologia dell?università di Milano, «e un recente studio condotto nelle scuole elementari della Lombardia rivela che il tasso di colesterolo di un bambino su otto, tra i sette e i nove anni, è 200. Oltre la soglia di guardia». Niente panico, assicurano medici e dietologi. Secondo il pediatra Franco Panizon, «i bambini del Terzo millennio, almeno in Occidente, sono sicuramente più sani, crescono meglio e si ammalano meno dei loro antenati. L?unico pericolo ora è esagerare col cibo». In particolare sostituendo i cosiddetti ?cibi poveri? come frutta, verdura, cereali e legumi con troppa carne rossa eccessivamente cotta, insaccati e zuccheri trattati. Ossia abbandonando la nostra dieta mediterranea che invece è un potente nemico delle malattie. «Contrariamente a quanto si crede», racconta ancora Nixon, «l?ambiente intorno a noi non è solo un contenitore di cancerogeni. Oltre all?inquinamento e al fumo, infatti, ci sono ortaggi e frutti ricchi di sostanze che aiutano invece a prevenire i tumori. Tanto che se si educassero i bambini a mangiare in modo sano, un terzo dei tumori che affliggono l?umanità potrebbero essere prevenuti». Mangiando ?bene?, insomma, potremmo salvare circa 300 mila vite ogni anno anno». Vediamo come fare. Per prima cosa eliminare dalla prima colazione pane bianco e biscotti troppo zuccherati che aumentano in fretta la glicemia nel sangue e sostituirli con cereali, pane integrale e spremute d?arancia. Tutti alimenti che cedono i loro zuccheri un po? per volta, evitando che prima delle 10 i bambini rimangano senza energie e sentano il bisogno di qualche merenda. Per quanto riguarda pranzo e cena, la regola generale è non esagerare con la carne rossa. Soprattutto quella cotta alla griglia che, come gli hamburger, contiene molte sostanze cancerogene. Troppi salumi, inoltre, possono provocare tumori allo stomaco. Bene, invece, pastasciutta e riso integrale. Ma anche il pesce che riduce il rischio di molte malattie croniche. E poi tantissima frutta (sempre all?inizio e mai alla fine del pasto), verdura e legumi, semi, e soprattutto l?olio, che di essi è fatto. Ma attenzione: in modo sano deve mangiare tutta la famiglia perché, senza il buon esempio, è difficile che i bambini mangino bene e continuino a farlo una volta adulti. Secondo il prof. Nixon, infatti, è importante che fin da piccoli ci si abitui a leggere le etichette e comprendere di cosa sono fatti i prodotti che scegliamo. E proprio per questo motivo il suo staff organizza campagne di sensibilizzazione nelle scuole e unità mobili che, girando di parrocchia in parrocchia, spiegano ai ragazzi come nutrirsi portandoli direttamente ?in cucina?. Pentirsi a 40 anni Fumatori accaniti attenti. Il rischio di cancro polmonare per chi fuma 20 sigarette al giorno è trenta volta superiore a chi del tabacco proprio non vuole saperne. Se, infatti, il 35 per cento dei tumori ha a che fare col cibo, anche alle sigarette spetta una bella fetta del mercato. Il 30 per cento. Cifra che fa del fumo il problema sanitario più urgente per il Bel Paese. Nei maschi italiani il tumore al polmone è la causa principale di morte, seguito da tumore all?intestino, allo stomaco e alla prostata. E la situazione non è molto migliore per le donne. Secondo un recente studio del Centro di riferimento oncologico di Aviano, anche se quello alla mammella è ancora il tumore più diffuso, nelle province del Nord-Est la mortalità femminile per tumore al polmone ha superato quella per tumore allo stomaco. Ma non tutto è perduto. Il nostro è infatti uno dei Paesi occidentali dove si è cominciato a fumare più tardi, e i tabagisti italiani hanno più possibilità di correre ai ripari. Smettendo entro i 40 anni, i danni del fumo si possono prevenire quasi totalmente. Prova ne sia che oggi negli uomini di mezza età, ossia la maggior parte dei fumatori pentiti, la mortalità per tumore al polmone è scesa di un terzo rispetto agli anni Ottanta. Ridurre i danni si può Tumori:Colon/Retto Casi all’anno:16.000 Riduzione con dieta e stile di vita:66-75% Tumori:Prostata Casi all’anno:12.000 Riduzione con dieta e stile di vita:10-20% Tumori:Seno Casi all’anno:30.000 Riduzione con dieta e stile di vita:33-50% Tumori:Polmoni Casi all’anno:35.000 Riduzione con dieta e stile di vita:90% Totale decessi per tumori all?anno in Italia 160.000 30-35%


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