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Bimbi disabili, è meglio la bocciatura?

Sarebbe utime preparare il passaggio dell'alunna alla scuola media.

di Tilo Nocera

Sono una insegnante della scuola elementare, seguo da cinque anni una bambina affetta da tetraparesi spastica.Quest?anno la mamma ha deciso di bocciarla per farla permanere ancora un anno nella scuola elementare. Quanto può essere determinante il parere del genitore sulla decisione finale, considerando che l?équipe e gli insegnanti sono contrari alla bocciatura? In caso di bocciatura io come insegnante di sostegno della bambina sarei in tal caso tenuta a seguire ancora la stessa? Ho sentito parlare di continuità sulla classe e non sul bambino, esiste? Se sì, è disciplinata da qualche normativa?

Rosaria R. (email)

Per rispondere alla lettera di Rosaria occorre fare una premessa generale e cioè che non è bene che un alunno si leghi per troppo tempo a un docente di sostengo, perché potrebbe crearsi una relazione di dipendenza. La seconda questione riguarda la valutazione dell?alunna e dei suoi progressi scolastici, che è di competenza esclusiva dei consigli di classe. Il parere dei genitori è importante, ma anche a livello giuridico non può influire e non è determinante nella decisione dei docenti. Oltretutto è bene per la bambina potersi confrontare con dei coetanei, si troverebbe al contrario inserita in una classe con dei bambini più piccoli vivendo una diversità in più con i compagni di classe. Occorre invece preparare fin da ora il passaggio alla media, attraverso un colloquio con il dirigente scolastico e concordando con lui a chi affidare la predisposizione del Pei e del percorso didattico, all?interno dei quali dovranno essere indicate le risorse necessarie per l?integrazione della bambina nel prossimo anno scolastico. A predisporre questo progetto potrebbe essere il gruppo di lavoro d?istituto (art. 15, comma 2 l. 104/92), in collaborazione con la famiglia e un docente della scuola elementare. Questo progetto è indispensabile per ottenere le ore di sostegno, eventuali assistenti educativi comunali e qualunque altra risorsa ritenuta necessaria. Il tutto deve essere predisposto per tempo, possibilmente entro maggio, inoltrando le richieste agli organismi di competenza, che i dirigenti scolastici debbono conoscere. Quanto alla possibilità che l?attuale insegnante di sostegno possa seguire l?alunno alla scuola media, potrebbe essere possibile tramite una sperimentazione, realizzata ai sensi dell?art. 43 del decreto interministeriale n. 331/98. Tale decreto prevede che il consiglio di classe (o nel nostro caso, il gruppo di lavoro di istituto) predisponga un progetto che viene approvato dal Collegio dei docenti e viene inviato all?Ufficio scolastico regionale per ottenere l?autorizzazione che permetta all?insegnante della scuola elementare di passare nella media per un anno o due, venendo sostituita da altro docente di sostegno. È una procedura un po? lunga; occorre quindi muoversi subito, sperando che non vi siano intralci burocratici e sindacali. Il punto Il rapporto tra l?alunno disabile e l?insegnante di sostegno è importante, ma occorre evitare che si crei una dipendenza. Invece di preoccuparsi di far bocciare la bambina, e questa valutazione comunque è degli insegnanti, sarebbe utile iniziare fin da subito a preparare il passaggio alla scuola media.

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