Non profit

Bill, Warren e gli altri…

Ieri si limitavano a firmare assegni. Non più. I mecenati del terzo millennio applicano la logica degli affari alla beneficenza. Seguendo i progetti dalla A alla Z. Speciale su VITA magazine

di Riccardo Bagnato

Ha fatto un certo scalpore l’annuncio di Bill Gates di voler lasciare la Microsoft e dedicarsi dal 2008 ad attività filantropiche per mezzo della sua Fondazione: la Bill and Melinda Gates Foundation. Tanto da spingere la Repubblica, oggi, a fare i conti in tasca alle verie fondazioni, e all’Onu. Risultato? Il bilancio Onu è fermo a 20miliardi di dollari, un terzo di quello di Gates. E se la Bill e Melinda Foundation ha solo 241 dipendenti, l’Onu ne conta 53.589, con costi di gestione pari a 1,5miliardi di dollari. Non bastasse, ieri Warren Buffett, la seconda persona più ricca al mondo, ha deciso di donare circa 37 miliardi di dollari (29,4 miliardi di euro), più dell’80 per cento della sua fortuna, proprio alla fondazione del suo amico e socio d’affari Bill Gates e alla famiglia Buffet. Gates è infatti un partner di Buffett e direttore di Berkshire Hathaway, la società di investimenti di Buffett; Buffett viceversa è al servizio del board del Washington Post Co. assieme alla moglie di Gates Melinda. Ma il fenomeno non si esaurisce certo qui. Come loro anche altri colossi di Internet hanno seguito o anticipato la stessa scelta. Sergey Brin e Larry Page, fondatori di Google, sono ancora molto giovani, ma già promettono di aiutare i Paesi in via di sviluppo grazie alla propria Google Foundation. Così anche il fondatore di Intel, Gordon Moore (che ha donato 7 miliardi di dollari tra il 2002 e il 2005), riconvertito di lunga data all’imprenditoria della beneficenza. Oppure Pierre Omidyar, fondatore del sito eBay, ora Ceo della Omidyar Network, per il sostegno di progetti nel continente africano soprattutto. Ma la lista dei nuovi filantropi non finisce qui, così come le donazioni vere e proprie, tanto da far impallidire i 6 miliardi donati dall’ex re della bontà John D. Rockfeller di fronte alla liquidità messa in campo dai figli di internet. Per questo motivo, per affrontare e capire un fenomeno che non è solo un fenomeno passeggero, su VITA magazine in edicola fino a giovedì (e online per is soli abbonati al settimanale) uno speciale dedicato alla nuova frontiera della donazione: come funziona, cos’e’ e soprattutto perché.

In edicola su VITA Magazine 25/2006
Reset Bill
Leggi il sommario completo di VITA Magazine 25/2006, in edicola fino a giovedì”


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