Cultura

Bill Gates finanzia rete europea per la sanità globale

Quindici ong europee hanno costituito una Rete Europea per la Salute Globale. A finanziarla, con 10,7 milioni di dollari è Bill Gates.

di Emanuela Citterio

Una Rete Europea per la Salute Globale, per spingere i governi a mantenere le promesse di impegnarsi a migliorare le condizioni di salute delle popolazioni dei paesi in via di sviluppo. Il progetto è di 15 organizzazioni non governative, coordinate dalla Ong britannica Action Aid International. A sostenerlo, con una donazione 10,7 milioni di dollari (circa 8,5 milioni di euro), è la fondazione Bill & Melinda Gates. La nuova Rete Europea per la Salute Globale ha come obiettivo di fare pressione su Governi, Ong, fondazioni e settore privato perché potenzino le iniziative per migliorare la situazione sanitaria nel Sud del mondo. Chiede che i Governi europei agiscano velocemente per contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM) relativi alla salute entro la data concordata del 2015. “Molti Governi europei si sono impegnati a raggiungere questi obiettivi internazionali per ridurre i tassi di mortalità materna e infantile nei paesi in via di sviluppo e per ridurre la diffusione delle malattie trasmissibili” si legge in un comunicato della Rete. “Le organizzazioni che aderiscono alla campagna affermano che gli sforzi devono essere intensificati velocemente per raggiungere i target fissati dalla comunità internazionale”. In Italia aderiscono alla rete Aisos, Associazione italiana donne per lo sviluppo, e il Cestas, Centro di educazione sanitaria e tecnologie appropriate sanitarie, che lavoreranno insieme in Italia in qualità di associati della Rete Europea per la Salute Globale. La Rete è stata avviata simultaneamente in Belgio, Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna con il mandato di spingere i paesi ricchi a intensificare gli sforzi. “Si avvicina il 7 luglio 2007, data fissata come la tappa intermedia per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio decisi dai Governi del mondo nel 2000” prosegue il comunicato. “Gli obiettivi del millenio si propongono una riduzione dei due terzi del tasso di mortalità neo-natale e infantile e la riduzione di tre quarti del tasso di mortalità dovuta alla gravidanza e al parto per il 2015. Purtroppo ogni anno 10,6 milioni di bambini, al di sotto dei cinque anni, continuano a morire e in vari paesi una donna incinta su sei muore ancora oggi per cause legate alla gravidanza e al parto. Anche la diminuzione dei casi di nuova infezione da Hiv/Aids, malaria e tubercolosi è ben lontana dall?essere raggiunta”. Daniela Colombo, Presidente di Aidos, e Uber Alberti, Presidente di Cestas, hanno dichiarato: ?lavoreremo insieme affinché il governo italiano sappia che deve fare molto di più per raggiungere gli obiettivi stabiliti nel 2000. Speriamo che l?Italia si impegni per un mondo più equo da oggi al 2015?. Simon Wright, Coordinatore del progetto per la creazione della Rete europea per la Salute globale, ha dichiarato ?L?Unione europea e gli Stati membri sono già tra i maggiori paesi donatori, ma devono impegnarsi ancora di più per raggiungere gli OSM. Quindici organizzazioni europee si sono alleate per un?azione concertata, al fine di fare pressione sui governi per la riduzione degli scandalosi tassi di mortalità nei paesi poveri?.


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