Politica

Bill Gates: “Europa, non abbandonare i paesi poveri”

Il filantropo americano al Parlamento europeo

di Joshua Massarenti

Bruxelles – Mai una riunione del Comitato Sviluppo del Parlamento europeo era riuscita a mobilitare così tanta gente. Anche la presenza degli eurodeputati si è rivelata stranamente consistente.

Togliete la vice presidente del Comitato Iva Zanicchi – la cui assenza non fa più notizia – nell’emiciclo dell’edificio Paul Henri Spaak erano presenti i più importanti esperti di cooperazione allo sviluppo a Bruxelles. Tutti pronti a bloccare due ore della loro agenda per ascoltare il filantropo più famoso del mondo: Bill Gates.

L’ex Presidente della Microsoft si è presentato al Parlamento europeo per discutere delle iniziative della Bill & Melinda Gates Foundation nel campo degli aiuti allo sviluppo e chiedere all’Europa “di non tradire i suoi impegni contro la povertà” nel Sud del pianeta. Oggi ha ricordato Gates, “l’Unione Europea è il più importante donatore del mondo. Il budget 2014-2020 sul quale le istituzioni europee stanno trattando devono permettere all’Ue di mantenere questa posizione. Tagliare i fondi alla cooperazione non sarebbe soltanto un errore, ma un danno a milioni di poveri che la crisi economica e sociale non può giustificare. Siate coraggiosi!” ha quasi implorato il filantropo americano, sottolineando che “in tutti questi anni gli sforzi effettuati dagli Stati membri europei per aumentare gli aiuti pubblici allo sviluppo mi hanno permesso di convincere tanti governi e filantropi a seguire il vostro esempio.  La generosità ci ha consentito di ridurre di quasi il 50% la mortalità infantile negli ultimi quarant’anni. Ma oggi purtroppo ci sono due miliardi di persone povere che hanno ancora bisogno di voi”.

Gli elogi di Bill Gates all’Ue fuoriluogo secondo Concord

“Le parole di Bill Gates arrivano mentre 15 miliardi di euro mancano agli impegni presi sugli aiuti ai più poveri” ha commentato Elise Vanormelingen della Confederazione europea delle ONG per lo sviluppo (CONCORD). “Ad oggi solo quattro Stati membri stanno rispettando gli obiettivi dell’Onu di destinare lo 0,7% del Pil agli aiuti pubblici allo sviluppo”. Sul budget 2014-2020 e la nuova agenda politica della Commissione europea, Vanormelingen ha ricordato che “alla fine del 2011 l’UE ha proposto di tagliare gli aiuti a 19 paesi, soprattutto in America Latina. Gli aiuti UE dovrebbero aiutare i paesi in via di sviluppo nel cammino verso un maggiore progresso, non tagliare il supporto non appena questi paesi iniziano a crescere.”

Salute e agricultura: i cavalli di battaglia della Fondazione Gates

 

Durante il suo discorso, Bill Gates ha attirato l’attenzione sui due cavalli di battaglia della sua fondazione: la salute e l’agricoltura. A colpi di grafici, Gates ha voluto dimostrare come lo sviluppo di nuovi vaccini finanziati dalla sua fondazione abbia consentito di sconfiggere malattie come la poliomelite.

Qualcuno al termine dello speech ha parlato di “uno spot pubblicitario a favore della Fondazione Gates appoggiato da un parlamento chiamato a difendere gli interessi dei cittadini europei”, ma le cifre presentate dal filantropo americano pendono in suo favore. Dal 1997, i casi di poliomelite si sono ridotti del 99%. Su scala più piccola, il programma Macepa per lottare contro la malaria in Africa e co-finanziato dalla Gates Foundation ha ridotto di oltre il 50% i casi di malaria in Zambia.

Il rovescio della medaglia

Di storie positive come queste, Bill Gates ne possiede una lista infinita. E non soltanto nel settore sanitario. Anche il suo impegno per rafforzare la produttività del settore agricolo africano sta registrando numerosi consensi. E con una sincerità che pochi mettono ormai in dubbio. Il rovescio della medaglia riguarda invece la potenza eccessiva accumulata secondo alcuni esperti dalla coppia Gates in tutti questi anni (oggi il budget annuale della loro fondazione ammonta a 2,5 miliardi di dollari, di poco inferiore a quello dell’Organizzazione mondiale della Sanità), e i conflitti di interesse che rischiano di minare la sua fama.

Il caso più clamoroso riguarda proprio l’Oms, il cui budget è ormai coperto al 10% della Fondazione Gates. Secondo alcune organizzazioni non governative, l’influenza di Gates potrebbe incidere sugli orientamenti strategici dell’Oms. Lo stesso discorso vale per il settore agricolo, dove un centro di ricerca scientifico basato in Kenya e finanziato dalla Fondazione Gates è accusato di voler cambiare la legge keniota per favorire gli ogm prodotti dalla Monsanto. Proprio oggi un’eurodeputata ha interpellato il filantropo americano su questo caso.

Senza scomporsi, Bill Gates ha replicato che la Monsanto ha contribuito a salvare molte vite umane producendo un grano resistente alla siccità. In un’intervista rilasciata a Le Monde nel novembre scorso, Gates aveva dichiarato che “grazie alle ricerche che abbiamo finanziato, oggi due milioni di contadini dell’Africa orientale traggono beneficio di un mais i cui rendimenti aumenteranno del 30% da qui al 2016, il tutto a favore di 40 milioni di persone di 13 paesi dell’Africa sub-sahariana”. Al Parlamento europeo erano in pochi, anzi pochissimi a voler contestare “l’uomo più generoso del mondo”, che al termine dell’incontro è uscito dall’emiciclo sotto una montagna di applausi.


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