Sostenibilità
Bilancio sociale anche per il volontariato
Parte la sperimentazione: 12 Csv forniranno consulenza a un centinaio di organizzazioni. Granelli: "Lobiettivo è aumentare il grado di trasparenza".
di Redazione
Volontariato e bilancio sociale: il matrimonio s?ha da fare. Il 2008 sarà l?anno della sperimentazione di un sistema che entrerà a regime l?anno successivo. Almeno stando alla road map di Csv.net (il coordinamento nazionale dei centri di servio al volontariato), dell?Iref – Istituto ricerche educative e formative e di Feo-Fivol (Fondazione europa occupazione e volontariato) che il 1° febbraio hanno proposto le linee guida per la redazione del bilancio sociale, cucite su misura per le odv. Oggi meno di un?organizzazione su cinque (il 17,8%) si avvale di questo particolare rendiconto. Una mancanza che, sempre in base a una ricerca del 2007, il 52,3% delle associazioni è però interessata a colmare. «Per questo», interviene Marco Granelli numero uno di Csv.net, «stiamo attrezzando 12 Centri a fornire un servizio di consulenza gratuito alle organizzazioni del territorio». Alla fase sperimentale parteciperanno circa 100 odv. «Ma, pur non avendo alcun potere impositivo, mi auguro che già l?anno successivo la maggioranza dei Csv si metta in grado di offrire questo servizio agli associati», aggiunge Granelli. L?obiettivo è duplice: «Da una parte c?è un esigenza di comunicazione interna, in modo che tutti i volontari abbiamo le coordinate dell?ente presso cui si impegnano». Ma il bilancio sociale e il bilancio di missione (il primo per le organizzazioni più grandi che puntano a una dimensione di impresa sociale, il secondo per i piccoli), almeno nelle intenzioni dei promotori, «dovrà costituire uno strumento di trasparenza verso l?esterno». Anche nei confronti degli agenti economici. Tanto più che per il 22% delle odv l?accesso ai finanziamenti pubblici e privati risulta in diminuzione.
Per approfondimenti: <a href="http://www.csvnet.it" target="_blank">Csv.net</a>
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