Welfare

Big Society all’italiana

di Flaviano Zandonai

C’è un mercato che non conosce crisi. Anzi cresce ancor di più in tempi di crisi economica e sociale. E’ il mercato delle key issues, i temi chiave che evocano cambiamenti e delineano nuove prospettive. Gli inglesi sono maestri non solo nell’individuarle, ma anche nell’esprimerle con formule sintetiche e cariche di contenuti evocativi (a volte non ben definiti, ma comunque tali). “From Big Government to Big Society” è il parto più recente. Una formula che ha fatto la fortuna di David Cameron, nuovo premier britannico. C’è poi anche l’export delle key issues. E infatti, qualche giorno fa, il ministro Sacconi ha rilanciato con successo il messaggio di Cameron davanti alla platea del Meeting di Cl. Ora aspettiamo l’agenda per la Big Society all’italiana, perché si sa che il mondo – politico soprattutto e italiano in particolare – è pieno di key issues da rottamare e vuote di contenuto. Tanto per esser chiari, oggi nel Regno Unito sta per aprire una Big Society Bank. Una banca finanziata con i conti dormienti che sosterrà iniziative di associazionismo e imprenditorialità sociale. E c’è un dibattito che coinvolge molteplici di attori. Insomma c’è sostanza, condivisibile o meno, ma c’è. Il nostro ministro ha proposto molti argomenti: dalla bioetica al federalismo, passando per la libertà d’impresa. E proprio su questo punto si potrebbe aprire il capitolo dedicato all’impresa sociale, magari andando a chiedere lumi in merito proprio al governo inglese. Perché senza istituzioni proprie è difficile per la società civile pensare, e soprattutto agire, in grande.


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