Cultura

Bid 2004: chi ci rappresenta. Formigoni c’è, Roma un po’ meno

Da quando è governatore della Lombardia visita una decina di Paesi l’anno. Da vero ministro degli esteri. A Lima ha incontrato i big del Sudamerica.

di Paolo Manzo

Per capire che in Italia la politica estera è un optional e che, più del ministro Franco Frattini, può e si muove Roberto Formigoni, è stato sufficiente seguire la riunione della Bid, tenutasi in Perù a fine marzo. Il presidente della Regione Lombardia, infatti, ha svolto le funzioni di un vero e proprio ministro degli Esteri in quel di Lima, dove il board dei governatori della Banca Interamericana di sviluppo era, quest?anno, presieduto dall?Italia. Per statuto i governatori della Bid sono i ministri dell?Economia degli Stati membri e, quindi, a stringere la mano al padrone di casa, il presidente del Perù, Alejandro Toledo, ci sarebbe dovuto essere Giulio Tremonti, in quanto presidente in esercizio (perché lo scorso anno l?assemblea si tenne a Milano e lì il ministero dell?Economia sottoscrisse un memorandum per l?istituzione di un?agenzia italiana per l?America latina…). Tremonti, però, non c?era. Così come assenti erano il vice ministro Mario Baldassarri, e il sottosegretario Gianluigi Magri. Al punto che il governo italiano è stato rappresentato da un funzionario (sia pure d?alto rango) del ministero dell?Economia e delle finanze, Augusto Zodda. è stato lui a passare idealmente le consegne al successore di Tremonti, il ministro peruviano dell?Economia, Pedro Pablo Kuczynski. E lo ha fatto di fronte a tutte le autorità del Paese andino e a molti ministri dell?Economia, primo tra tutti l?iberico Rodrigo Rato, candidato alla guida dell?Fmi dopo le dimissioni di Horst Koehler. La Bid, che rappresenta il volto umano delle politiche economiche portate avanti dagli istituti multilaterali, si contrappone idealmente al Fmi e finanzia con milioni di euro progetti di sviluppo in collaborazione con molte ong in tutta l?America latina. Una mancanza grave, avvertita un po? da tutti i presenti a Lima, al punto che lo stesso Toledo ha confessato a Vita “di essere stato felicissimo per la visita del presidente Formigoni e della folta delegazione lombarda. Certo sarei stato altrettanto felice di aver potuto ospitare un ministro ma, chiunque arrivi dall?Italia, è accolto sempre a braccia aperte qui in Perù”. L?onore e l?onere della rappresentanza istituzionale italiana, quindi, è toccato al Comune di Milano e alla Regione Lombardia, presenti a molte iniziative della Bid. Il Comune di Milano è intervenuto al seminario Città e marginalità: strategie d?integrazione territoriale, sociale ed economica, mentre Formigoni ha incontrato (oltre a Toledo), il sindaco di Lima Luis Castañeda (dal 2006 presidente del Perù?) e il presidente della Regione La Libertad, Homero Burgos, oltre a presenziare al seminario su Comunità Europea e Comunità Andina. Resta il dato di fatto fondamentale: Formigoni (probabilmente assieme al sindaco di Roma, Walter Veltroni) è l?unico uomo politico italiano che governa la sua area di competenza, ossia la Regione Lombardia, attribuendo un?importanza prioritaria ai rapporti con il mondo. A conferma di ciò, basta guardare la sua agenda internazionale degli ultimi due anni. Nel 2002, Formigoni è stato in visita ufficiale, con una folta delegazione di amministratori pubblici e imprenditori al seguito, a Cuba, in Ungheria, Portogallo (due volte), Germania, Brasile, India, Gran Bretagna e Cina. Lo scorso anno il prodotto Lombardia (e indirettamente Italia) è stato da lui promosso in Bulgaria, Sudafrica, Svezia, Libia e Francia. Quest?anno è già stato una settimana in Australia, mentre in Regione si stanno preparando per le missioni in Senegal e a New York, previste per il mese prossimo. Insomma, alla riunione della Bid s?è notata molto l?assenza della Farnesina e si è capito che il ?facente funzione di ministro degli esteri? è – de facto – proprio lui, Roberto Formigoni. Che non a caso, a Lima, ha pronunciato una frase che non lascia spazio a repliche: “Quella in Perù è solo l?ultima di una serie di missioni che ci hanno portato in Cile, Argentina, Brasile e Uruguay. Tutti Paesi coi quali abbiamo avviato importanti collaborazioni: ritengo un errore che l?Italia sia poco presente in America Latina, e reputo sbagliato che il nostro governo non fosse presente ai lavori della Bid”. Più chiaro di così…


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