Sostenibilità

Bici più treno la libertà su due ruote

Pedale e ferrovia. Una soluzione che ha molto successo in Europa. E che ora decolla anche qui. Un esperto consiglia...

di Paolo Manzo

Romano Puglisi ha fatto solo un anno di ciclismo agonistico, nel 1974. Poi ha capito che non era la sua strada: «arrivavo a casa la sera, dopo allenamenti massacranti e, il mattino dopo, guardavo con odio quello che era ormai diventato uno strumento di lavoro. L’agonismo mi toglieva il piacere di andare in bici». Perciò Romano smise con le corse e tornò a divertirsi con la bici. Alla scoperta di Roma, della natura e dell’arte che la circonda. Poi, nel 1979 il colpo di fulmine per la formula bici+treno, durante un giro cicloturistico sul lago di Costanza. Tra Svizzera, Germania e Austria.
In Italia all’epoca neanche se ne parlava, ma proprio là un gruppo d’amici teutonici gli fece scoprire l’abbinamento bicicletta+treno e, da allora, Romano Puglisi usa il cavallo d’acciaio per organizzare le sue vacanze. Lazio, Umbria, Toscana e Abruzzo le sue mete preferite. Da lì a diventare un esperto del turismo a due ruote ci sono voluti migliaia di chilometri, centinaia di nuovi itinerari elaborati, e trent’anni d’esperienza. Oggi Romano Puglisi è uno dei massimi conoscitori dei tour che abbinano bici e treno, tanto da aver pubblicato già due guide nella collana Treni&Bici, pubblicati entrambi dalla Ediciclo di Portogruaro.
Ma perché fare una vacanza in bici? «In primis, perché è il mezzo che ti permette di stare più a contatto con il territorio. Puoi entrare in mezzo a borghi medievali, carpirne gli odori, sentire la voce della natura…vuoi mettere con l’entrarci in macchina e poi dover perdere ore per parcheggiare? Con la bici c’è tutto un altro gusto!».
La rivoluzione copernicana per questo tipo di vacanze avvenne nel 1992, con l’istituzione del servizio treno+bici, grazie alle pressioni della Fiab,la Federazione italiana amici della bicicletta, sulle Ferrovie dello Stato. Prima il turismo che abbinava ciclo e treno in Italia era, de facto, impraticabile: bisognava spedire la bici e i costi erano improponibili, oppure la si poteva caricare sull’auto, ma non era la stessa cosa. «Col treno si può raggiungere qualsiasi località e, soprattutto, si evitano le periferie delle grandi città. Noiose, pericolose, trafficate e inquinate. E poi si percorrono strade alternative, non correndo pericoli di sorta».
In pratica, come funziona questo tipo di formula turistica? «È molto semplice. Si acquista, assieme al normale biglietto ferroviario, un supplemento che dura 24 ore e costa 3,50 euro (2,50 euro con la carta Amico Treno) e che ti consente il trasporto della bici su qualunque tragitto. L’importante è non eccedere le 24 ore». C’è una speciale carrozza adibita al carico bici, sul 99% dei treni durante i fine settimana e sul 60% dei treni durante la settimana. Questo tipo di vagone è segnalato sugli orari, con il simbolo di una bicicletta. In Internet è possibile controllare la presenza del servizio bici+treno sul sito ufficiale di Trenitalia. «È però consigliabile usare treni locali o regionali perché negli Eurocity bisogna mettere la bici in una sacca apposita, il che complica un po’ le operazioni, dovendo smontare le ruote».
Altri vantaggi della formula treno+bici? «La possibilità di fare dei percorsi aperti», spiega Romano con entusiasmo. «Non si è mai costretti a ritornare sui propri passi perché, in vacanza…repetita non juvant e si possono variare moltissimo i paesaggi, evitando (per chi non è proprio allenato) le salite più dure. Per esempio in treno da Roma a Viterbo, con la ferrovia che sale sopra i 400 metri d’altitudine, e poi giù in picchiata sino al Tirreno. Per poi tornare nella città eterna con il treno». Bello e affascinante.
Per chi volesse farsi una vacanza di tre giorni in Lazio, c’è un percorso che si sentirebbe di consigliare? «Un itinerario che faccio spesso con i miei bambini e che può affrontare con serenità anche chi non è allenato, è da Roma a Orbetello Monte Argentario. Un vero tuffo nella natura».

GUIDE
TRENI&BICI IN LAZIO
Volume I e II, Ed. Ediciclo, 12,40 euro
info
PER GLI ORARI DEI TRENI CON BICI

http://orario.fs-on-line.com

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.