Economia

Biblioteca nuovo luogo d’incontro

Le Fondazioni Cariplo e Vodafone insieme. L’obiettivo? Evitare l’isolamento tra le persone

di Lorenzo Alvaro

Fondazione Cariplo e Fondazione Vodafone Italia, per la prima volta insieme, lanciano una nuova iniziativa che punta sulle biblioteche, che rappresentano un’ampia rete sul territorio, spazi di incontro soprattutto nelle zone fuori dai grandi centri cittadini, nelle periferie. L’obiettivo? Aprirle di sera, farne un luogo di incontro e confronto culturale, renderle accessibili a chi non le frequenta, sia italiani che stranieri, perché la cultura e lo stare insieme possono essere un potente strumento di coesione sociale. «Oggi la povertà economica e nelle relazioni di molti contesti urbani e periferici», ha detto Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo, «genera forme di isolamento sociale di alcune persone o interi gruppi: da tempo Fondazione Cariplo opera con diverse iniziative per combattere l’esclusione sociale che oltre a generare emarginazione costituisce una minaccia per la convivenza pacifica. Gli spazi della cultura sono dunque luoghi adatti per creare occasioni e momenti di condivisione, di accrescimento personale e di generare relazioni».
Una partnership importante tra due fondazioni (la prima di origine bancaria, la seconda espressione della responsabilità sociale di impresa dell’azienda leader nel campo delle telecomunicazioni) che sfocia nella pubblicazione di un bando dal titolo “Favorire l’inclusione sociale mediante le biblioteche di pubblica lettura”, con un budget di un milione e 200 mila euro (un milione di euro da Fondazione Cariplo, 200 mila euro da Fondazione Vodafone) che punta a valorizzare le biblioteche che rappresentano il luogo ideale sia per leggere il territorio e le sue anime, sia per soddisfare le curiosità delle persone, il loro bisogno di conoscenza. Da qui parte l’ispirazione per il nuovo bando congiunto pubblicato in questi giorni che chiede alle biblioteche e al Terzo Settore, associazioni di volontariato, enti, di realizzare insieme progetti di incontro e di dialogo. La partecipazione al bando è aperta fino al 15 gennaio 2010.
Attraverso il bando, che si rivolge alle biblioteche di pubblica lettura, verranno concessi i contributi a enti che operano in Lombardia e nelle province di Novara e Verbania per progetti che mirano, ad esempio, ad ampliare gli orari di apertura, alla sera e nel fine settimana, puntando soprattutto a quelle persone che di solito restano escluse da queste opportunità, favorendo l’uso delle biblioteche come luoghi di creazione e di confronto da parte di gruppi e soggetti diversi in modo da favorire l’incontro aperto nelle comunità locali. Si tratta di una prima esperienza pilota che Fondazione Vodafone è disponibile a replicare anche in altre zone d’Italia, soprattutto al Sud.
Forte valenza in fase di valutazione dei progetti presentati verrà data a quelle iniziative che coinvolgeranno in partnership più enti (almeno due), proprio per puntare al massimo sul coinvolgimento delle comunità e fare rete. «Uno dei nostri principali obiettivi», ha dichiarato Antonio Bernardi, presidente di Fondazione Vodafone Italia, «è porre attenzione ai problemi delle periferie urbane attraverso il sostegno di progetti che favoriscano l’integrazione sociale, la lotta al degrado civile, l’impegno a contrastare ogni forma di abbandono ed isolamento delle persone più deboli. Vogliamo impegnarci assieme ad altri soggetti forti, per sostenere il Terzo settore. Il progetto “biblioteche” realizzato con Fondazione Cariplo é, infatti, un’opportunità da valorizzare e un’esperienza da replicare in altri contesti».
Le biblioteche sono una risorsa: sono capillarmente diffuse, anche in territori dove il degrado e il disagio sono marcatamente visibili e tra l’altro sono già inseriti in una rete in relazione tra loro attraverso i sistemi bibliotecari; hanno un’enorme potenzialità verso gli utenti a livello locale; utilizzano strumenti tipici della diffusione della cultura riuscendo ad abbinare le finalità educative ed artistiche.  Biblioteche al centro delle iniziative dunque e il mondo del Terzo Settore come motore, cuore e braccia per sviluppare modalità, tematiche e coinvolgimento. Una collaborazione che può rivelarsi vincente puntando a valorizzare i luoghi fisici (spesso caduti in po’ in disuso perché fuori delle moderne logiche di relazione sociale).



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