Salute
Bettoni: «Su Isee, basta incertezze»
Il ministro Poletti ha incontrato alcune associazioni fra cui FAND, di cui Franco Bettoni è presidente, per fare il punto della situazione sul nuovo Isee, dopo le numerose proteste e la petizione lanciata da ANMIL firmata da 50mila persone
Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, alla presenza dei Sottosegretari Teresa Bellanova e Franca Biondelli, si è incontrato con i rappresentanti delle maggiori associazioni e alcune delle più grandi organizzazioni sindacali – ovvero la FAND, la FISH e CGIL, CISL e UIL – per un confronto sulla riforma dell’ISEE alla luce delle recenti sentenze pronunciate dal TAR, dopo le numerose sollecitazioni ricevute nelle scorse settimane da parte delle Associazioni di persone con disabilità e dei sindacati.
Dall'incontro è emerso che il Governo non ha ancora preso una decisione definitiva sulla questione ISEE rispetto alle sentenze del TAR, anche se l’orientamento è quello di proporre appello al Consiglio di Stato.
«Tuttavia è necessario fugare le incertezze e garantire risposte immediate ai cittadini – dichiara il Presidente nazionale ANMIL Franco Bettoni, nonchè presidente di FAND, risposte che si possono dare anche senza fare appello, ma semplicemente applicando da subito la sentenza del Tar».
«Da questo ISEE sono quasi un milione le famiglie delle vittime del lavoro titolari di rendita INAIL che restano fortemente penalizzate – precisa Bettoni – considerando che inserendo tale rendita nel computo dei redditi significa dare una errata ed ingiusta interpretazione della natura della prestazione erogata la quale ha natura risarcitoria e non previdenziale».
«Infatti – aggiunge il Presidente dell’ANMIL – per questo motivo abbiamo avviato una petizione popolare per la quale, grazie all’impegno delle nostre sedi territoriali e dei volontari dell’Associazione, sono già state raccolte oltre 50.000 firme in sole 3 giornate; ma serve maggiore informazione e la nostra campagna in tal senso ha, di fatto, ottenuto grandi consensi da parte di tutti i cittadini. Per questo andremo avanti con la sottoscrizione della nostra petizione popolare e, se necessario, tra i nostri 400.000 iscritti non avremo difficoltà a trovare i casi su cui sollevare eccezioni di incostituzionalità affinché venga esclusa la rendita INAIL dal computo dell’ISEE».
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