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Betori: Firenze reagisca a cocaina e slot machine

L'arcivescovo delle città raccoglie l'allarme che riguarda droga e vizi che si vano ad aggiungere al disagio della crisi

di Redazione

«Ho letto che la nostra città è al quarto posto in Italia», ha affermato il cardinal Betori, «per presenza di senza dimora: quasi duemila persone quindi centinaia e centinaia di famiglie cui è negata la possibilità di un tetto che le accolga».

Il cardinale ha evidenziato come «giungono anche notizie su una allarmante crescita del bisogno alimentare. Che aumenta la gente che letteralmente ha fame, mentre non si riescono a debellare le gravi forme di spreco che definiscono il nostro stile di vita», ha sottolineato l'arcivescovo di Firenze. «Quando poi lo spreco non diventa anche un pernicioso vizio, che apre a ulteriori baratri: come non reagire alla notizia del primato di questa città nel consumo di cocaina e agli avvertimenti circa la diffusione anche tra noi della piaga del gioco d'azzardo?».

Il cardinale ha poi voluto dedicare «un ultima parola alle nostre carceri. Anche qui», ha evidenziato, «c'è da chiedersi come la terra che si gloria di essere stata la culla di una delle svolte piu' significative del diritto penale, con la cancellazione per primi della pena di morte, possa tollerare che uomini e donne vivano in condizioni a dir poco disumane».

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