Cultura

Betlemme: alla Natività è il 25esimo giorno di assedio

C'e' preoccupazione da parte della Custodia di Terra Santa per la totale mancanza di cibo e di acqua all'interno del convento

di Gabriella Meroni

‘Venticinquesimo giorno di assedio per la basilica della Nativita’ a Betlemme, senza che si riesca a sbloccare lo stallo delle trattative per gli oltre 200 palestinesi armati asserragliati all’interno e i 30 religiosi francescani, con quattro suore e alcuni monaci armeni e ortodossi, assediati dall’esercito israeliano.

”Stallo completo” scrive questa mattina l’Osservatore Romano sul negoziato: lo ”scoglio insuperato e’ il destino di 25 uomini, che gli israeliani accusano essere dei terroristi” e ai quali l’esercito offre un processo militare o l’esilio a vita. Il capo dei negoziatori palestinesi, Salah al Taamari, ha chiesto di poter consultare il presidente dell’Anp Arafat nel suo quartier generale a Ramallah per avere un’approvazione ad un compromesso che aprirebbe alla soluzione e, a quanto si e’ appreso, l’incontro dovrebbe avvenire domattina.

E c’e’ preoccupazione da parte della Custodia di Terra Santa per la totale mancanza di cibo e di acqua all’interno del convento, nelle crescenti difficolta’ di mantenere contatti con i frati e mentre l’esercito israeliano non da’ il permesso ai patriarchi e al custode francescano, padre Giovanni Battistelli, di poter almeno visitare i frati. Poco prima di dare inizio alla consueta Via Crucis del venerdi’ per le strade di Gerusalemme, l’ordine dei frati francescani ha diramato una nota per ribadire il rifiuto assoluto di ”ogni forma di antisemitismo” e il desiderio di ”costruire un ponte fra i due popoli per promuovere la giustizia, la pace e la riconciliazione”. ”Per amore di Israele e per amore della Palestina: fermate questa guerra! Solo la pace puo’ garantire sicurezza a tutti”.

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