Volontariato
Bertolaso: «Non andiamo per fare i leader dei soccorsi»
Tendopoli, sanità e strade nelle priorità del nostro paese
L’Italia non ha intenzione di assumere un ruolo di leadership sulla gestione dell’emergenza umanitaria ad Haiti. Così ai microfoni del Gr1 Rai Guido Bertolaso, capo del Dipartimento della Protezione civile in Italia. Bertolaso ha illustrato gli interventi che sosterrà il nostro Paese. «Sicuramente -ha spiegato- nel settore sanitario andremo avanti con il funzionamento di questo ospedale pediatrico. Poi – ha detto ancora – con l’arrivo della Cavour, il genio militare potrà dare una mano nella rimozione delle macerie, nella riapertura di strade e inoltre, cosa più importante in questo momento, garantire un posto dove dormire, dove trovare da mangiare, avere un po’ d’acqua a questo mezzo milione di sfollati che si aggira senza sapere cosa fare e dove andare. In questo contesto -ha aggiunto il capo della Protezione civile- si possono benissimo organizzare delle tendopoli che servono da punto di raccolta, di accoglienza, di conforto per queste persone».
Quanto alla possibilità di esportare ad Haiti l’esperienza dell’Aquila, per Bertolaso «si sarebbe dovuta esportare dal primo minuto quando il caos imperava e c’era grande disorientamento. Oggi la situazione è molto più complessa». L’italia, ha spiegato Bertolaso, non ha intenzione di assumere un ruolo di leadership sulla gestione dell’emergenza, poiché «questo spetta alle Nazioni Unite e a Paesi più importanti e più vicine geograficamente ad Haiti, ma l’Italia si vuole ritagliare un settore d’intervento che sarà sicuramente fra i più efficaci e più utili davvero per la popolazione del posto».
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