Formazione

Bertinoro: Zamagni, favorire lo sviluppo di un mercato di qualità sociale

Al via le ‘Giornate di Bertinoro’, esperti a confronto sul futuro dell’economia civile

di Francesco Agresti

Costruire un mercato di qualità sociale. Questa la sfida lanciata da Stefano Zamagni professore di economia politica all?università di Bologna all?apertura delle ?Giornate di Bertinoro?, annuale appuntamento dedicato all?economia civile. Dalla Rocca del piccolo centro della provincia di Forlì, economisti, giuristi ed esperti si sono confrontanti cercando di delineare le linee di sviluppo e le sfide che l?economia civile si troverò ad affrontare nell?immediato futuro. ?Con il nostro lavoro?, ha detto Franco Marzocchi, presidente dell?Aiccon, l?associazione che ha ideato e organizza la manifestazione, ?cerchiamo di trovare un senso, in un momento in cui sembra invece prevalere l?incertezza, che aiuti a indicare la strada e gli obiettivi da perseguire?. Della necessità di favorire lo sviluppo dell?economia civile ha parlato anche Vasco Errani, presidente della Regione Emilia Romagna ?L?istituzionalizzazione dei bisogni?, ha affermato Errani, ?è una risposta inadeguata, il sistema pubblico non riesce più a rispondere ai bisogni sociali che si stanno sempre più individualizzando. A sua volta anche la competizione in questo settore ha fallito creando un aggravio dei costi e una diminuzione degli standard qualitativi. Per questo chiedo a voi?, ha concluso Errani rivolgendosi alla platea, ?di lavorare insieme per costruire il welfare comunitario del domani?. ?Per avere un mercato di qualità sociale è fondamentale inserire la dimensione del sociale nel mercato?, ha spiegato Zamagni, ?finora invece, secondo gli orientamenti politici prevalenti, il sociale veniva prima o dopo il mercato, mai comunque nel momento in cui si produce ricchezza. Nelle società post-industriali questa logica dei due tempi ha prodotto un aumento delle disuguaglianze e della povertà?. Secondo Zamagni sono tre i presupposti per far emergere un mercato di qualità sociale. Primo, la fiscalità generale dovrà essere utilizzata per finanziare la domanda di servizi sociali, una domanda che oggi è latente, in questo modo sarà finanziata la domanda di servizi sociali concedendo ai cittadini la piena libertà di scelta. Secondo, gli enti pubblici da erogatori dovranno trasformarsi in controllori, provvedendo all?accreditamento degli operatori garantendo così i cittadini dai rischi dovuti alle forti assimetrie informative presenti in un settore delicato come quello dei servizi sociali. Terzo, si dovrà stimolare la competizione tra i soggetti accreditati, competizione che dovrà essere esercitata solo sulla qualità dei servizi offerti.


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