Cultura

Berlusconi. Protezione civile modello unico in Europa

Oggi il presidente del Consiglio, mentre promette un ministero a Fini, uno a Fini e altri ad altri ancora, ha trovato il tempo per celebrare la Protezione civile...

di Ettore Colombo

La protezione civile italiana e’ un modello unico in Europa, ma anche e soprattutto un ”punto di riferimento certo e sicuro” per gli altri paesi. Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel suo intervento durante la cerimonia al Quirinale per la consegna della medaglia d’oro al valore civile al Dipartimento di Protezione Civile. ”Non ci sono altri paesi in Europa e nel mondo – ha detto – che abbiamo scelto di affidare la sicurezza e la tutela dei cittadini e del paese ad una rete cosi’ articolata di istituzioni”. Ma ”sono in molti a studiare con attenzione le nostre soluzioni con l’intento di seguirne la stessa filosofia”. Ecco dunque che l’esempio italiano ha ”fatto crescere l’attenzione alla problematiche di protezione civile negli altri paesi dell’Unione, animando la creazione di un sistema comunitario di collaborazione ed aiuto e riuscendo anche, per la prima volta in Iran, a coordinare i soccorsi dei paesi europei sotto la bandiera blu dell’Unione”. Ecco perche’, ha aggiunto Berlusconi rivolto a Ciampi, ”il sistema qui raccolto rappresenta un valore aggiunto alla crescita di quel bisogno di Europa concreta e solidale cui tutti oggi guardano”. Due, ha poi spiegato Berlusconi, i ”principi fondamentali” del servizio nazionale di protezione civile: la ”condivisione della responsabilita’, politica e decisionale tra i vari livelli del sistema” e la ”collaborazione tra le diverse componenti” in una logica di ”mobilitazione e di attivita’ capace di valorizzare le competenze e le specializzazioni di ognuno”. Ma la crescita del sistema, ha concluso il premier, ”si misura anche con il livello di attenzione e programmazione che sul territorio si dedica ormai a questo settore”. Solo cosi’, infatti, e’ possibile, ”spostare nei fatti l’asse della protezione civile sulla previsione e sulla prevenzione piuttosto che sulla gestione dell’emergenza”.(


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