Non profit

Berlusconi, nuovo balzo verso le urne

Parole dure contro la magistratura, pensando al voto

di Franco Bomprezzi

I giornali di oggi registrano con ampiezza lo show di Berlusconi al castello Sforzesco di Milano, a chiusura della festa nazionale del Pdl: occasione per sparare a zero sulla magistratura e, dunque, avvicinare le elezioni.

La festa del Pdl a Milano è il palcoscenico ideale per Silvio Berlusconi, dopo la tormentata settimana politica alle Camere. “Inchiesta parlamentare sui pm” è il titolo di apertura del CORRIERE DELLA SERA, che già in prima pagina affida a due altri pezzi il compito di commentare e chiarire i retroscena: “Si accorgeranno presto che non sono finito”, scrive Francesco Verderami, e Massimo Franco completa: “La strada inclinata verso le elezioni”. E’ il durissimo attacco alla magistratura, in effetti, a mantenere aperto il terreno di scontro con la componente finiana della maggioranza. E che il clima sia elettorale lo spiega bene Verderami: “Il Cavaliere è già in campagna elettorale, s eè vero che del presidente della Ferrari ha voluto persino testare l’indice di gradimento potenziale, nel caso in cui cioè la scuderia di Maranello vincesse il mondiale di Formula Uno. Perché alle elezioni tutto va calcolato, e nelle urne un Alonso iridato può valere percentualmente quanto un Ibrahimovic scudettato: un punto, un punto e mezzo di consensi”. E mentre a pagina 5 il CORRIERE titola: “L’ultimatum di Maroni convince il Pdl”, ricordando come in un’intervista domenicale al quotidiano il ministro dell’Interno abbia posto un limite di tre settimane per capire se la coalizione tiene, a pagina 6 si registra la reazione dei finiani: “Futuristi stupiti dal premier: noi leali ma così si va a sbattere”.

“I giudici mi vogliono eliminare”: titola con un virgolettato del premier LA REPUBBLICA che dà molto spazio a cronaca, reazioni e commenti. L’intervento a dir poco scatenato di Berlusconi che chiede una commissione d’inchiesta sui giudici (una perla: «dubitiamo dell’esistenza nel nostro Paese di una vera e compiuta democrazia») suscita una marea di interventi a cominciare da quello dell’Anm: “Non ci facciamo intimidire dal premier” è il titolo del pezzo. «Qui si delegittima la magistratura» risponde Luca Palamara, presidente dell’associazione magistrati; «quello del premier è un linguaggio grave e preoccupante, c’è un clima che rischia di creare tensione, che si propone di trascinare la magistratura su un terreno di contrapposizione che non le appartiene». Il vero obiettivo di Berlusconi, sostiene Emilio Randacio, è il “mastino” De Pasquale, ovvero il giudice del caso Mills (indaga dal 2003 sulle presunte frodi di Mediaset). Da lui nessuna reazione. Ne sono venute invece dalla politica: gelo dei finiani, cautela dei leghisti, sconcerto dell’opposizione (per Anna Finocchiaro, Pd, «è una vergogna che di fronte al fallimento del governo sappia solo mentire o fare logora propaganda»; mentre per l’Idv Berlusconi è un «piazzista della politica»). Italo Bocchino, intervistato da Carmelo Lopapa, è molto chiaro: «Non accetteremo una riforma della giustizia che sia punitiva nei confronti della magistratura, che proceda per commissioni di inchiesta. Per noi i giudici nonj sono dei pazzi comunisti e neanche dei deviati mentali», «il giorno dopo le dimissioni di Berlusconi si verificherà in Parlamento l’esistenza di una nuova maggioranza» (per fare la riforma elettorale). In realtà, nel suo retroscena, Francesco Bei spiega che tra premier e Lega ci sarebbe già un accordo per votare in gennaio. Nel frattempo finalmente dovrebbe arrivare il ministro allo sviluppo economico: sarebbe Paolo romani, viceministro attuale alle comunicazioni, con corteo di sottosegretari scelti fra i senatori… Il commento è affidato a Nadia Urbinati: “La Costituzione fatta a pezzi”.

IL GIORNALE dedica al discorso di Berlusconi la foto al centro della prima pagina, sotto il titolo «Avanti, ma siamo pronti al voto». Commenta le parole del premier Salvatore Tramontano: «I filosofi del tirare a campar resteranno delusi», per il governo «il futuro è un incubo. Giorni e giorni di contrattazioni, mediazioni, compromessi, con il premier costretto a chinare la testa. È troppo. Berlusconi ha deciso di rompere con tutto questo». Per quel che riguarda l’opposizione «sono una strana razza di democratici: il voto è bello solo quando vincono loro. Quando perdono s’inventano i governi tecnici. È la casta, bellezza». L’apertura in prima invece è «I Pm spiano i telefoni del Giornale». Nel suo editoriale il direttore Alessandro Sallusti spiega: «Sono anche questi gli abusi dei quali parlava ieri il presidente Berlusconi». Al quotidiano «Abbiamo la certezza che almeno due procure della Repubblica, una al Nord e una al Sud, tengono sotto controllo i telefoni e i telefonini di direttore e vicedirettori». Si chiede il giornale: «Cercano appigli per incastrarci o vogliono ascoltare chi parla con noi? ».

IL SOLE 24 ORE dedica spazio al discorso di Berlusconi solo online. “Berlusconi alla festa del Pdl: chiederò una commissione d’inchiesta sui magistrati” il titolo dell’articolo che inizia con un virgolettato del premier «c’è un potere dentro la magistratura che ci tiene sotto scopa». € ancora «“È nostro diritto e dovere di chiedere una commissione con i poteri dei pm affinchè si indaghi su cosa è accaduto in questi anni, anche a difesa dei giudici onesti”. Il premier ha anche riservato un attacco diretto alla magistratura dicendo che “la sovranità è trasferita dal popolo ai pm. Se una legge non piace ai pm“ ha spiegato, “questi la impugnano e ricorrono alla Corte Costituzionale formata, lo sappiamo tutti, è un dato oggettivo, da 11 giudici di sinistra che sotto la pressione dei pm di sinistra abrogano le leggi”. “Il popolo”, ha proseguito, “secondo la Costituzione dovrebbe avere la sovranità popolare che trasferisce al Parlamento che vara le leggi. Con questa situazione la sovranità è trasferita ai pm”. Il presidente del Consiglio ha poi definito “famigerato” il pm di Milano Fabio De Pasquale che ha sostenuto l’accusa al processo Mills. Berlusconi ha ricordato che il magistrato era lo stesso del processo per le tangenti dell’Eni: “È lo stesso che disse a Cagliari che il giorno dopo l’avrebbe messo in libertà e poi è andato in vacanza. Il giorno dopo Cagliari si è tolto la vita”. Berlusconi, infine, ha ricordato le motivazioni del processo Mills portate da De Pasquale e le ha definite “assurde”.  
 
LA STAMPA apre con il discorso di ieri del premier e le reazioni politiche. A pagina 2 i cronisti descrivono un Berlusconi «nero»: «stando lì a due passi si vedeva come, mentre parlava, stringesse con le mani i bordi del palco quasi lo volesse divellere, tant’era la rabbia in corpo». LA STAMPA riporta le parole sui giudici, ma titola a pagina due: “Il vero scontro sarà sul processo breve”. La Russa ha confermato che il lodo Alfano non è sufficiente, perché essendo una legge costituzionale richiede quattro votazioni, ci vorrà un anno e i finiani faranno ostruzionismo, quindi non resta che il processo breve. Ma i finiani hanno detto che non lo voteranno mai con la norma transitoria «che annullerà migliaia di processi per salvare il Cavaliere», scrive LA STAMPA. Quindi Berlusconi sta facendo uno sforzo sovrumano per addossare la colpa della rottura a Fini e tentare un accordo sullo scudo giudiziario. A pagina 5 le reazioni. Bersani: «Il premier non si sta predisponendo a governare ma a organizzare un nuovo scontro ideologico» e «questo governo non è in condizione di governare, si rimetta al capo dello Stato». Parole dure, scrive LA STAMPA, che sono forse una risposta all’accusa di «sonnolenza», rivoltagli sabato del popolo viola. C’è attenzione per le dichiarazioni di Pierferdinando Casini, sia da parte del premier che dell’opposizione. Il leader dell’Udc ha detto che, se si andrà alle urne, prima del voto è necessaria la riforma della legge elettorale: «Non posso vedere che oggi cinque persone decidano di mandare 100 persone in parlamento».

E inoltre sui giornali di oggi:

DISABILI
CORRIERE DELLA SERA – Nelle pagine milanesi “La città del bene”, appuntamento del lunedì con il volontariato, dedica un focus alla situazione delle persone disabili nella metropoli, con l’aiuto di Ledha, la federazione delle associazioni lombarde a tutela dei diritti delle persone con disabilità. Ampio fotoservizio su barriere e ostacoli, e consigli utili per i giovani che volessero scegliere di dedicare un po’ del proprio tempo alla disabilità.

TERZO SETTORE 
IL SOLE 24 ORE – “Il terzo settore vince con più reti” è il titolo dell’articolo di Elio Silva. «Progettazione condivisa, partnership gestionali, alleanze strategiche. Il cantiere del non profit e. più in particolare, l’impresa sociale sta offrendo, negli ultimi mesi, segnali inequivocabili di accelerazione sul fronte delle collaborazioni». Infatti «per la prima volta rallentano i rapporti con le pubbliche amministrazioni, che pure rappresentano ancora la forma di partnership più comune, e calano anche quelle con le imprese, condizionati dal contesto della crisi economica». A crescere «sono le alleanze all’interno dello stesso mondo non profit, ossia le relazioni e le reti operative tra organizzazioni diverse, che fanno squadra intorno a obbiettivi condivisi».  

ASSICURAZIONI
ITALIA OGGI – “Professionisti da assicurare”. Richiamo in prima  e approfondimento in terza pagina sulla tendenza dei professionisti a stipulare polizze assicurative. Gli ordini, si legge nell’approfondimento “La Crisi mette voglia di assicurarsi” puntano infatti sulle convenzioni per diffondere la cultura della tutela su eventuali errori. Sono infatti in aumento le richieste di risarcimento dei danni chiesti ai professionisti come i medici, i sindaci e i revisori legali di conti. E perché sono in aumento le azioni di responsabilità nei loro confronti?   La risposta è affidata a Thierry Oungre, responsabile Financial Lines di Wilis Italia che al quotidiano dei professionisti spiega che questo trend «è dovuto in primo luogo all’ampliamento delle funzioni affidate alle professioni amministrative –contabili». 

SECONDE GENERAZIONI
LA REPUBBLICA – “No alle nozze combinate, omicidio in famiglia”. A Modena, un pachistano ha ucciso la moglie e ridotto in fin di vita la figlia ribelle che non voleva sposare un ragazzo in base alle decisioni dei parenti. Dopo una violenta discussione l’uomo ha cominciato a colpire la moglie a colpi di mattone, mentre il figlio assaliva la sorella con una spranga.

ENERGIA
IL GIORNALE – A pagina 17 un articolo dal titolo «Ma quanto inquina l’energia pulita». Il quotidiano riprende un inchiesta del «Sunday Times»: «dietro la produzione di pannelli solari si nascondono processi di inquinamento ambientale. In Cina, dove più della metà dei pannelli del mondo è prodotta, secondo il giornale le aziende locali avrebbero disperso nell’ambiente circostante oltre 300mila tonnellate di residui industriali in più rispetto a quelli dichiarati dai vertici della società. Tra i contadini dell’area vicino a un’azienda a Sud di Shanghai sarebbero aumentati negli ultimi anni i casi di morte per cancro».

PAPA ANTIMAFIA
CORRIERE DELLA SERA – “Seguite don Puglisi, la mafia strada di morte” così titola il CORRIERE a pagina 19 la cronaca del viaggio del Pontefice in Sicilia, con 250 mila persone ad ascoltarlo. A piede di pagina, intervista a don Maurizio Francofonte, il falegname che entrò in seminario dopo l’omicidio di don Puglisi e ora guida la sua parrocchia: “Quel delitto mi cambiò, per noi Pino è già santo”.

ABRUZZO
IL SOLE 24 ORE – A pagina 13 spazio ad un articolo di Antonello Cherchi “In Abruzzo restauri senza sponsor”. Secondo il giornalista «per gli interventi servono 300 milioni: finora ne sono stati raccolti 27,5». «All’indomani del terremoto in Abruzzo si era messa in moto la catena di solidarietà internazionale anche ai piani più alti», infatti in tanti (Obama, Zapatero per citare i più famosi) si erano informati per adottare monumenti e chiese, in tutto 45. «A un anno e mezzo dal sisma di quei 45 monumenti, solo 5 hanno trovato un governo disposto ad adottarli». Hanno risposto all’appello infatti la Francia, la Russia, il Kazakistan e la Germania.    

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