Politica
Berlusconi, Di Maio e Renzi. VITA interroga i leader
In vista del 4 marzo abbiamo posto ai leader delle tre maggiori coalizioni 13 domande molto specifiche sul welfare che difficilmente troverete su altri media. Ecco una pillola delle loro risposte, il resto sul numero di VITA in distribuzione da venerdì
di Redazione
Dalla crisi delle adozioni alla normativa sul gioco d’azzardo legale. Dalle ricette per costruire una sanità più equa all’ecosistema per l’impresa sociale. Insieme alle organizzazioni del comitato editoriale di Vita abbiamo sottoposto ai leader delle maggiori liste elettorali 13 domande che difficilmente troverete altrove. Questi i temi: sanità, disabilità, azzardo, povertà, secondo welfare, formazione, adozioni, famiglia, migranti/cooperazione internazionale, volontariato, impresa sociale, ambiente/consumo del suolo, cultura/estensione dell’art bonus .
La rinuncia delle cure è uno degli effetti dell’aumento della povertà in Italia ed è una situazione insopportabile. Noi proponiamo tre rimedi. Il primo consiste in misure di contrasto immediato della povertà: il “reddito di dignità” e l’aumento delle pensioni minime a mille euro al mese. La seconda è quella di riprendere davvero la via dello sviluppo, perché solo lo sviluppo crea nuovi posti di lavoro e dunque nuovo benessere. Infine, serve una forte responsabilizzazione della classe dirigente delle Regioni
La disabilità per noi una questione cruciale per una società che voglia dirsi civile ed avanzata. E sono orgoglioso che Vincenzo Zoccano, presidente del Forum delle associazioni che si occupano di disabilità, si candidi con il MoVimento 5 Stelle. Nei decenni passati le politiche in questo campo sono state assolutamente carenti. La piena integrazione delle persone con disabilità all’interno della società e del mondo del lavoro può avvenire solo attraverso una concezione degli spazi e dell’urbanistica che tenga conto dei loro bisogni e che sfrutti le nuove opportunità che ci vengono o erte dall’avanzamento tecnologico
Sui temi dell’immigrazione è difficile parlare per spot. Ma chi ha lanciato il Migration Compact per l’Africa? L’Italia nel 2016, in splendida solitudine, peraltro. Chi ha aumentato i fondi per la cooperazione internazionale dopo anni di tagli? Chi ha lavorato per la presenza delle ong in Libia e per il controllo del territorio africano, palmo a palmo? Sono stati i nostri governi. Con accenti e stili diversi, ma sempre noi. Il punto vero è che il dramma libico nasce dal combinato disposto di due errori politici: aver firmato il Trattato di Dublino nel 2003. Aver fatto la guerra in Libia senza un progetto chiaro sul dopo nel 2011. Ciascuno può valutare le responsabilità dei Governi che allora guidavano il Paese
Nel secondo capitolo del servizio di copertina del magazine invece sedici protagonisti del non profit italiano hanno scritto a Vita indicando le priorità su 13 temi cruciali della prossima legislatura. Non si tratta di interventi volti alla mera richiesta di finanziamenti (che pure in alcuni capitoli di spesa sono deficitari e necessitano di un’attenzione maggiore), ma di proposte concrete per realizzare un ecosistema capace di rispondere ai bisogni che emergono in una società in profondo cambiamento. Una sorta di manifesto per il bene comune a disposizione di tutte le forze politiche e di chi prenderà in mano le redini del Paese dopo il 4 marzo.
Infine nel terzo capitolo del magazine, ci siamo posti una domanda: come potrà trasformarsi il nostro Paese nel periodo coperto dalla prossima legislatura? Abbiamo chiesto a cinque personaggi (Aldo Bonomi, Leonardo Becchetti, Carlo Borgomeo, Luigi Bobba e Luca Doninelli), che sono presenze autorevoli e anche assidue su queste pagine, di provare non tanto a fare previsioni quanto a dar corpo a delle speranze. Sono sguardi affidabili per la competenza e la conoscenza della situazione che li contraddistinguono, ma che in questa occasione hanno accettato di osare per tracciare scenari coraggiosi.
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