Volontariato

Berlino: inaugurato il Memoriale di Eisenman

A Berlino è stato inaugurato oggi il Memoriale all'Olocausto progettato dall'architetto Peter Eisenman

di Giulio Leben

I giorni in cui Ossi e Wessi – così come vengono chiamati in gergo i tedeschi dell’est e i quelli dell’ovest – gridavano “Wir sind ein Volk!” (siamo un popolo) sembra aver definitivamente lasciato il posto a contraddizioni e nostalgie, o meglio, a una vera e propria “Ostalgie”. Un gioco di parole che non fa ridere: tra “Ost”, ovvero “est” e il tedesco “Nostalgie”. In cui trovano paradossalmente spazio le imponenti architetture downtown di Potsdamer Platz, o il discreto fascino del Regierungsbezirk (il quartiere che raccoglie uffici parlamentari, Cancellierato, Parlamento e la residenza del Presidente della Repubblica Federale). In cui si è recentemente dedicato, non senza polemiche, un nuovo museo ebraico (nel 1998 ad opera dell’architetto Daniel Libeskind), e per cui oggi s’inaugura il Memoriale all’Olocausto di Richard Serra e Peter Eisenman: 2700 parallelepipedi di cemento, conficcati nel terreno a diverse profondità, su una superficie di 19 mila metri quadrati a due passi dalla Porta di Brandeburgo. Per l’occasione il Tagesspiegel, uno dei due quotidiani della capitale (per intenderci, quello di Berlino ovest), ha dedicato uno speciale online intitolato Holocaust-Mahnmal. Proprio nel giorno in cui il Cancelliere, Gerhard Schroeder, per la prima volta si siede fra i vincitori contro il nazifascismo a Mosca, in occasione delle parata sulla piazza rossa. Non è dunque un caso che, se il Tagesspiegel ha dedicato ampio spazio al Memoriale, il Berliner Zeitung, l’altro quotidiano della città (quello di Berlino est), ha pensato di spostare l’attenzione sulla novità politica di Schroeder a Mosca: (“Schröder bei den Siegern“).


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