Non profit
Bergamo, la buona politica contro l’azzardo: votato all’unanimità il regolamento No Slot
Senza steccati e senza barriere, il consiglio comunale di Bergamo ha approvato ieri sera all'unanimità un regolamento per il contrasto del gioco d'azzardo che limita fortemente la vendita di tutti i prodotti - Gratta e Vinci compresi - in tre fasce orarie considerate particolarmente critiche.
di Marco Dotti
Nella serata di ieri è arrivato il voto sul Regolamento Comunale No Slot per il Comune di Bergamo: un voto unanime, senza astenuti né contrari. Soddisfatto il sindaco Gori che, illustrando il lavoro di analisi e ricerca condotto da un'équipe di cui facevano parte Maurizio Fiasco e Simone Feder, osserva
Ci hanno colpito in particolare quattro fattori : il tema della capillarità, abbiamo una massiccia ed invasiva presenza di locali che presentano possibilità di gioco d’azzardo; la sofferenza dell’azzardo passivo che pesa sui familiari delle persone malate di gioco; la necessità di creare degli argini, delle zone franche per tutelare le fasce più deboli, in particolari i giovani e i ragazzi e gli anziani; infine, il rilievo della rischiosità delle lotterie istantanee.
Giorgio Gori
Il dibattito ha visto tutti d'accordo: l'azzardo, ancorché legale, è un problema che aggredisce i territori. Soprattutto nella forma del cosiddetto convenience gambling, l'azzardo "facile" – perché è semplice accedervi – e di prossimità – perchè diffuso in luoghi di passaggio o commercio o consumo deputati ad altro. Anche l'ex sindaco Franco Tentorio ha manifestato il proprio appoggio, invitando i comuni della provincia a estendere e a replicare il modello del Regolamento di Bergamo.
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Un modello che, in aggiunta ai limiti di distanza dai luoghi sensibili previsto dalla Legge della Regione Lombardia (in sostanza: sono vietate nuove aperture di locali o negozi che vendono azzardo "lecito" se non si trovano a più di 500 metri da un luogo sensibile, individuato ad hoc dai singoli comuni), prevede ora una limitazione oraria che vieta la vendita di ogni forma di azzardo legale il mattino dalle 7.30 alle 9.30, a metà giornata dalle 12 alle 14 e la sera dalle 19 alle 21.
“Bisogna tener conto dell’azzardo che sta penetrando nel contesto famigliare – osserva Simone Feder che ha condotto lo studio sulle abitudini giovanili che ha fatto da supporto al provvedimento. All’incirca il 24% di ragazzi afferma di avere, tra genitori, nonni o parenti stretti, persone che giocano d’azzardo abitualmente. Abitualmente significa tutti i giorni. Chi è entrato a contatto con l’azzardo, gioca settimanalmente con l’azzardo”. Una ricerca che si affianca a un lavoro molto serio, curato da Maurizio Fiasco e Valeria Carrella su costi e ricadute dell'azzardo nell'ambito del comune e della provincia di Bergamo.
“Mettere limiti e soglie – conclude il sindaco Gori – non è proibizionismo, ma gestione di un problema. I cittadini ci chiedono proprio questo”.
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