Politica

Beppe Grillo presenta le liste civiche

Il comico, autoproclamatosi novello Montanelli, parteciperà anche al Monnezza Day in Campania

di Redazione

Anche se non scendera’ direttamente in politica, nonostante un sondaggio Ipr per Repubblica gli attribuisca un bacino di elettori pari al 7%, Beppe Grillo lancia le liste civiche a partire dai Comuni e successivamente nelle Regioni. Nel suo “comunicato politico numero uno”, il comico genovese usa la tecnica del fotomontaggio, sostituendo il suo volto con quello di Indro Montanelli, ripreso nella celebre foto in bianco e nero che lo vedeva seduto su alcuni libri a picchiare sui tasti di una macchina da scrivere. La stessa macchina da scrivere i cui caratteri vengono ora usati, sul blog di Beppe Grillo, per il comunicato con il quale annuncia le sue prossime mosse. ”La democrazia puo’ partire solo dal basso. Il nuovo Rinascimento -assicura Grillo- avra’ origine nei Comuni. Le liste civiche devono organizzarsi per le elezioni amministrative del 13 aprile 2008. Il blog sosterra’ le liste civiche. Beppe Grillo sara’ presente nelle citta’ che presenteranno una lista civica. Le elezioni politiche di aprile sono contro la Costituzione. Il cittadino non puo’ scegliere i propri rappresentanti. I concessionari dello Stato non devono fare politica. I referendum non possono essere cancellati. I referendum non possono essere rinviati”. ”Il risultato delle prossime elezioni e’ nullo. L’informazione e’ nelle mani dei gruppi economici e dei partiti. La monnezza e’ di Stato. Beppe Grillo partecipera’ al Monnezza Day a Napoli il 23 febbraio insieme a esperti e medici per il rilancio della raccolta differenziata e per la salute dei cittadini. L’informazione e’ deviata. Beppe Grillo -si legge sul blog- depositera’ tre proposte di referendum alla Corte di Cassazione in febbraio. Abolizione dell’ordine dei giornalisti. Abolizione del finanziamento pubblico all’editoria. Abolizione del Testo Unico sul sistema radiotelevisivo che prostituisce l’informazione agli interessi dei partiti e di Mediaset”. ”Il 25 aprile -scrive Grillo- si voteranno i referendum in tutte le piazze d’Italia. Le proposte di legge popolari per un Parlamento Pulito depositate al Senato sono state ignorate dai nostri dipendenti. Fuori i condannati. Due mandati. Votazione diretta del candidato. Hanno firmato 350.000 italiani. Firme certificate da pubblici ufficiali e dai Comuni di residenza. Mai avvenuto in Italia in un solo giorno. Un lavoro di mesi di migliaia di persone. I partiti hanno occupato la democrazia. I parlamentari non sono eletti, ma nominati. Per essere nominati -conclude Grillo- basta pagare. Un milione di euro un deputato. Tre milioni di euro un senatore. Il conflitto di interessi e’ un conflitto con il Paese.Per un nuovo Rinascimento. V-day 25 aprile”.


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