Non profit

Benzi, segreti di un pretebmolto contagioso

La storia del grande sacerdote romagnolo

di Daniele Biella

U n anno dopo averci lasciato, don Oreste Benzi è tornato. Attraverso un libro. Ma non un libro qualunque: stiamo parlando della sua prima biografia ufficiale, scritta da una persona che, come altre migliaia, da quando l’ha conosciuto non ha più potuto, e voluto, dimenticarlo. A Valerio Lessi, di mestiere giornalista, e romagnolo come il prete dalla tonaca lisa, il merito di aver messo nero su bianco tutto, ma proprio tutto il variegato mondo che nei suoi 82 anni di vita don Benzi ha avvicinato, toccato, trasformato. Senza compromessi. Fin dal suo inizio da seminarista ha avuto una grande attenzione per gli adolescenti, i primi “poveri” della società contemporanea. Poi la sua vita è proseguita attraverso le innumerevoli lotte, tutte nonviolente e sempre a fianco degli ultimi: i disabili, per i quali ha fatto abbattere barriere architettoniche e mentali; gli sfrattati, che accompagnava nelle rivendicazioni di piazza; le prostitute, alle quali chiedeva «Do you love Jesus?» nel cuore della notte, sorprendendole e, spesso, liberandole dalla schiavitù…
Il segreto del libro sta proprio nella presa diretta degli eventi descritti: l’autore dà spazio a decine di aneddoti, di storie quasi incredibili ma reali, di scommesse che sembravano assurde ma che don Benzi vinceva sempre, o quasi. Tanto ubbidiente alla sua Chiesa quanto votato alla giustizia. E il filo narrativo scorre piacevole anche quando entrano in gioco i vari “bracci destri” di don Benzi, preti, laici, imprenditori, ex tossici che, con i loro racconti, svelano ancor più i segreti di un uomo il cui carisma è sopravvissuto alla morte terrena, contagiando almeno 5mila “fratelli di comunità” e chissà quante altre persone.


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