Economia
“Benvenuto in banca” adesso parla dieci lingue
La pubblicazione dedicata agli stranieri consente di accedere a una miriade di informazioni indispensabili per potersi relazionare con la banca e per conoscere i prodotti e i servizi da questa offerti
Sono ben dieci le lingue in cui è stata tradotta la nuova edizione di Benvenuto in banca, la brochure dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI) dedicata ai cittadini stranieri che, seppur per brevi periodi, vivono e lavorano in Italia. Di semplice consultazione, sintetica ed essenziale, la pubblicazione consente di accedere ad una miriade di informazioni indispensabili per potersi relazionare con la banca e per conoscere i prodotti e i servizi da questa offerti.
Così una serie di domande frequenti nella vita di tutti i giorni, come ad esempio quella su come si può fare per chiedere un prestito o su quali documenti servono per aprire un conto corrente, trovano una risposta chiara e concisa.
Oltre all’italiano, Benvenuto in banca è disponibile in Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo, Arabo, Cinese, Ucraino, Tagalog e Hindi. Ciò permette di superare così la barriera linguistica che, il più delle volte, risulta insormontabile per gli stranieri presenti nella penisola, ovvero per l’8,5% della popolazione residente. Oltre ai migranti, la brochure è comunque utile anche agli italiani che, com’è noto, quando di parla di finanza qualche lacuna la mostrano.
La guida è il frutto della collaborazione dell'ABI con numerose istituzioni e organizzazioni: ACLI, ANCI, ARCI, Caritas Italiana, CeSPI, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, OIM e UNHCR e grazie al supporto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dell’Osservatorio Nazionale sull’Inclusione Finanziaria dei Migranti è stato possibile realizzarla multilingue.
Benvenuto in banca, è anche rispettosa dell’ambiente: viene infatti distribuita gratuitamente in versione digitale ed è disponibile su sito dell’ABI (www.abi.it).La brochure nasce con l’obiettivo di essere una pratica guida per facilitare l'accesso in banca di chi viene da un altro paese e parla un’altra lingua, per questo deve essere considerata anche come uno strumento utile per l’integrazione lavorativa e sociale del migrante nella società italiana. Sfogliando la pubblicazione è possibile cogliere degli avvertimenti di pericolo sui quali prestare la massima attenzione. Ad esempio l’usura, giustamente definita come “una strada senza via d’uscita” e i vari “nota bene” inseriti nei paragrafi in cui si parla di prodotti e servizi.
Non c’è dubbio: l’educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale è anche Benvenuto in banca, anzi Bienvenido en el banco anzi…
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